Luganese

Disagio a Lugano, 'la Città è solo un partner'

Pensione La Santa, nella risposta a un'interpellanza, il municipale Lorenzo Quadri osserva che 'non aumentano i casi ma la loro complessità’

La pensione La Santa di Viganello (Ti-Press)
11 febbraio 2020
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Occorre consolidare il lavoro in rete fra i servizi, insistere con l’accompagnamento individuale ma nei contesti di grave marginalità, per la buona riuscita della presa a carico, ci vuole la motivazione durevole degli utenti. Si può riassumere così la risposta alla quarta domanda dell’interpellanza presentata da Sara Beretta Piccoli e Giovanni Albertini (Indipendenti) fornita da Lorenzo Quadri al termine della seduta di Consiglio comunale di lunedì.

Come migliorare la presa a carico
Un’interpellanza che ha chiesto lumi su come migliorare la presa a carico alla luce dell’omicidio capitato la sera del 17 dicembre scorso all’interno di una camera della pensione La Santa di Viganello. Ebbene, il municipale ha detto che non siamo di fronte a un aumento di casi, bensì a una maggiore complessità di bisogni e di patologie dell’utenza. Secondo Quadri, potenziare l’accompagnamento non risolverebbe i problemi, vanno invece rinforzate le sinergie tra i servizi. Al contrario di quanto si possa pensare, inoltre, per alcuni utenti le strutture provvisorie come le pensioni (in città sono una decina quelle che ospitano persone in difficoltà), per un breve periodo sono la scelta più funzionale perché garantiscono un maggiore controllo.

La Città da sola può fare poco
La Città può essere un partner importante ma 'da sola non sarà la soluzione alla crescente complessità delle prese a carico', ha aggiunto Quadri. Rispetto invece a come migliorare la situazione abitativa dei cittadini meno agiati, il municipale ha osservato che le fasce più deboli, quelle beneficiarie di misure Laps, assistenza o prestazioni complementari, faticano a trovare appartamenti che rientrino nelle rispettive leggi di prestazioni. Però, l’anno prossimo dovrebbero essere rivisti verso l’alto i limiti per favorire la categorie più deboli tenendo conto dei costi più elevati delle zone urbane.

Un solo edificio sussidiato a Lugano
Un’analisi sul degrado sociale in città non c’è ma sono solo dieci le persone collocate in strutture provvisorie. Quasi tutte queste persone, ha proseguito Quadri, sono seguite dalla rete sociale che può fare poco per evitare episodi tragici, come quello capitato il 17 dicembre scorso. Per la prossima primavera è atteso l’esito dello studio povertà, basato su un’analisi socio-economica. Il titolare del Dicastero formazione, socialità e sostegno di Lugano ha pure sottolineato che il disagio sociale di persone con dipendenze o con problemi psichiatrici non potrà sparire. La Città è proprietaria di un solo edificio sussidiato, lo stabile Girasole a Viganello con 31 appartamenti. L'altro, situato in via Beltramina 18/20 (117 appartamenti) appartiene alla Cassa pensioni dei dipendenti della città.

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