Sfumata la cessione dopo il 2012 per l’eccessivo rialzo del piede d’asta, ora ci si riprova. Municipio criticato
Ha fatto discutere ma alla fine è stata approvata la vendita all’asta della ex casa montana a San Bernardino che, in origine, era un albergo. Piede d’asta: 300mila franchi.
Nel gennaio 2010, il Municipio aveva proposto la vendita tramite asta pubblica dello stabile per un prezzo base di 550'000 franchi, prezzo corretto al rialzo a 1,3 milioni di franchi dal Consiglio comunale a fine dicembre del 2012.
L’esecutivo ora torna alla carica, ma secondo la Gestione avrebbe comunque dovuto rispettare la decisione del legislativo e quindi procedere comunque con l'asta pubblica, nonostante il notevole incremento del piede d'asta determinato dal Consiglio comunale su proposta della stessa Gestione.
Nel frattempo, la struttura ha subito un notevole degrado e il Municipio ha dimostrato disinteresse per non aver provveduto alla vendita. Scetticismo del Ps per la posizione strategica della struttura, la Lega aderisce obtorto collo per la ‘svendita’ dell’immobile perché il messaggio avrebbe dovuto essere respinto per le inadempienze del Dicastero immobili.
Secondo il consigliere comunale Andrea Censi, non sono stati difesi gli interessi della comunità e ha puntato il dito contro la municipale socialista Cristina Zanini Barzaghi. Critiche che sono giunte anche dal Plr.
Il capodicastero Finanze di Lugano Michele Foletti le ha rimandate al mittente: «La responsabilità se la prende tutta l’esecutivo. Il piede d’asta è stato alzato in maniera eccessiva dal Consiglio comunale».