L'azione di protesta di questa mattina a Campione d'Italia al vaglio dei Carabinieri: 'Ce lo si poteva aspettare'
Natale Grasso, comandante dei Carabinieri di Campione d'Italia, va al di là del semplice gesto: «Come prassi vuole abbiamo riferito di quanto avvenuto all'autorità giudiziaria. L'auspicio ora è che i toni non si facciano più accesi, ma ce lo si poteva anche aspettare...». Non certo una giustificazione, ma l'azione di questa mattina, che ha portato all'ammainamento della bandiera italiana per quella dei pirati (ora sotto sequestro in caserma), e l'abbassamento di quella europea dal pilone posto in piazzale Maestri campionesi, un messaggio sembra averlo dato: l'enclave è nella morsa dello scoramento e della sfiducia, dopo a quasi un anno e mezzo dalla chiusura dal casinò e con la paventata entrata nello spazio doganale europeo, contrastato dall'intera comunità campionese di cui si è fatto portavoce l'altro ieri il Comitato civico. Un'azione goliardica – come l'hanno definita alcuni cittadini presenti questa mattina in centro paese – ma che ben rappresenta lo stato di preoccupazione e ansia che si vive a Campione d'Italia.