Incontro a Como fra Governo, prefetto, commissario e Comitato civico dell'enclave: 'Dossier molto complicato'. E per l'Ue nessuna proroga.
"Un dossier molto complicato”. Ha utilizzato queste parole il viceministro dell'Economia italiano, Antonio Misiani, venerdì nel vertice organizzato per incontrare le sigle sindacali, i rappresentanti degli ex lavoratori del casinò e del Comitato civico, accanto al prefetto di Como Ignazio Coccia e al commissario Giorgio Zanzi. Fra i temi toccati della difficile situazione che sta vivendo Campione d'Italia anche quello dei debiti maturati con il Canton Ticino: «La prima esigenza – ha annotato il viceministro – è quella di trovare subito le risorse per pagare i fornitori svizzeri, i creditori che garantiscono al paese i servizi minimi essenziali. Sono circa 5 milioni di franchi. Dobbiamo con urgenza dialogare con le autorità svizzere per non far saltare il banco».
Nessuna buona notizia, invece, per l'enclave, che si è mostrata apertamente contraria alla prossima entrata nello spazio doganale europeo, sulla possibilità di proroga: “Dal primo gennaio – ha detto Misiani – Campione d'Italia entrerà a far parte dell'area doganale della Comunità europea. La novità non è più rinviabile, doveva essere fermata tempo fa a livello europeo, ormai è tardi». Un Comune, già in dissesto, che deve ancora aspettare per l'apertura della casa da gioco: «Non è la priorità – ha risposto alle sollecitazioni della comunità campionese il viceministro –, ci penseremo, prima però dobbiamo garantire l'essenziale per il paese».