Luganese

Viceministro italiano dell'Interno a Campione

Matteo Mauri incontrerà venerdì prossimo il commissario prefettizio Giorgio Zanzi e il Prefetto di Como Ignazio Coccia

Una delle tante manifestazioni di cittadini campionesi (Ti-Press)
9 ottobre 2019
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Il Viceministro dell’Interno Matteo Mauri sarà in visita ufficiale, venerdì 11 ottobre, a partire dalle 15, in Municipio a Campione d’Italia. L’obiettivo è prendere direttamente visione della difficile situazione in cui versa l’exclave ormai da oltre un anno. Mauri, nei giorni scorsi, per approfondire il tema, ha incontrato a Como Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, e Chiara Braga, parlamentare dem.
Il programma del Viceministro prevede alle 15 l'incontro con il commissario prefettizio Giorgio Zanzi e il Prefetto di Como Ignazio Coccia e, a seguire, con i sindacati. Contestualmente, il consigliere Orsenigo e la deputata Braga incontreranno i cittadini.

“Campione d’Italia è un comune della provincia di Como eppure, per un anno, il precedente governo di centrodestra non ha mosso un dito, non ci ha mai messo la faccia. Anzi, ricordiamo ancora benissimo le parole dell’ex Ministro dell’Interno Salvini che, in visita nel comasco, a domanda specifica rispose che la questione non lo riguardava – commentano Orsenigo e Braga –. La presenza del Viceministro Mauri direttamente a Campione è per noi importante perché significa cominciare ad affrontare seriamente una situazione diventata da tempo insostenibile per i nostri concittadini. È un primo, vero e tangibile segnale di attenzione e interesse da parte del nuovo Governo verso una vicenda grave che riguarda, lo ribadiamo, cittadini italiani”. 

La vicenda dell’exclave inizia a luglio del 2018 quando, dopo vari tentativi di salvataggio, il casinò, che tiene praticamente in piedi l’intera comunità, fallisce, lasciando debiti, disoccupati e togliendo di fatto linfa vitale al Comune. Da allora è una sequela di vicende negative che portano Campione sull’orlo del baratro.
Il Canton Ticino, che finora non ha mai abbandonato la comunità italiana e vanta un credito di 5 milioni di franchi, attraverso una delegazione del Gran consiglio che ha recentemente incontrato la Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, ha già avvisato che gli operatori privati che erogano i servizi al Comune se non avranno garanzie che i soldi rientreranno, interromperanno l’attività.