Il popolare software ticinese di contabilità oggi è venduto in 127 paesi del mondo: storia di un successo
La stanza di un universitario, un computer e delle scatole di banane usate per il trasloco, che diedero l’idea per il nome. Nasceva così il più popolare programma di contabilità per piccole aziende in Svizzera e non solo: oltre 300mila licenze vendute in 127 Paesi del mondo. ‘Banana contabilità’ da 30 anni è un successo internazionale. Mentre a Berlino stava per crollare lo storico muro, nei negozi iniziava a circolare questo innovativo programma informatico.
Il ‘papà di Banana è un massagnese di Bironico, Domenico Zucchetti, classe 60, qualche impegno nella cosa pubblica (già consigliere comunale di ‘Massagno ambiente’, oggi è nel comitato di RailValley). Scoprì l’amore per l’informatica... alla Banca del Gottardo. «Il mio compito era valutare le richieste di credito. Mi accorsi che una gran parte delle richieste di piccole ditte venivano rifiutate siccome queste società non avevano nessun controllo contabile. Così mi dissi che un programma di contabilità sarebbe stato utile. Il modo più semplice per realizzarlo era partire da una interfaccia del programma Lotus. Lavorando di notte, mentre mi trovavo all’Università a San Gallo, come hobby. Terminato il ‘Banana’ scrissi anche un piccolo manuale. Andai da quelli dell’Innovazione (la Manor ndr) chiedendo loro se volessero provare a venderlo. Accettarono e dopo qualche giorno il responsabile mi chiamò per dirmi che avevano venduto tutti i programmi! Dopo due anni lasciai la banca e mi misi in proprio. Fu anche una scelta di vita, cambiare mestiere e fare quello che mi piaceva». Il tempo dell’Uni finì con una laurea in Giurisprudenza ma soprattutto con una nuovo mestiere in tasca. «Quand’ero a San Gallo già sviluppavo programmi per una ditta di informatica ticinese».
Alla prima versione del ‘Banana’, seguirono molte altre, a cominciare da quelle in tedesco e francese per i supermercati della Svizzera interna, poi l’estero e via verso il successo, che continua ancora oggi grazie a uno staff di una ventina di persone, che lavora presso la Banana.ch a Viganello. Arredamento moderno, in via La Santa si respira aria da ‘creativi’. Ma non sono mancati gli stenti. «Il problema è che realizzare un software è un po’ come costruire una casa: si lavora anni su un prodotto che si può vendere solo quando è finito. La banca mi diede una mano, e trovò pure un investitore. È andata bene, anche per lui». Quando ha capito che per ‘Banana’ era arrivato il successo? «Mai... però quando abbiamo ricevuto la ‘nomination’ al Codie awards, che è un po’ l’Oscar dei programmi informatici, mi sono detto: ok, sono bravo».
Un punto forte di Banana è la sua versatilità. All’interno ci sono 4 applicazioni: gestione cassa, uscite/entrate, contabilità doppia e multimonete, «quindi va bene un po’ per tutti. Un altro vantaggio per gli utenti, grazie alla interfaccia tabelle, è la possibilità di correggere facilmente gli errori».
Zucchetti è particolarmente orgoglioso del ‘Banana’ gratuito per famiglie, lanciato quest’anno (si può scaricare da www.banana.ch) e dei programmi ‘educational’ che insegnano la contabilità: «In due anni nel Congo coi nostri programmi sono stati formati mille docenti di contabilità».
Un successo che può dare alla testa? «Noi siamo una ventina, stiamo bene, ma non siamo certo miliardari... però faccio quello che mi piace e soddisfo la gente. È un bel traguardo... all’estero ci sono dei grossi ‘competitor’ ed entrare in certi mercati è difficile, perché la contabilità è legata alle questioni fiscali nazionali. Però siamo sulla strada giusta, e con le ‘app store’ è più facile arrivare alla clientela. Noi portiamo nel mondo il nostro ‘expertise’ finanziario svizzero. Mi piacerebbe aiutare ancora di più le persone ad avere una gestione finanziaria migliore, in fondo l’idea è sempre la stessa di quando sono partito».