Luganese

'Il tema della sessualità non si esauriva mai'

È ripreso stamattina a Lugano il processo contro lo psichiatra accusato di abusi su ex pazienti, con la parola alle rappresentanti delle accusatrici private: le vittime

L'avvocato Sandra Xavier
8 ottobre 2019
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«Il tema della sua sessualità, delle domande imbarazzanti e disturbanti, nel suo piccolo studio non si esauriva mai». È ripreso stamattina alle Assise criminali di Lugano il processo contro lo psichiatra accusato di abusi su otto sue ex pazienti. Ed è ricominciato con le esposizioni delle rappresentanti delle vittime, le accusatrici private. Le avvocate Sandra Xavier e Deborah Gobbi hanno tracciato ancor più dettagliatamente i profili delle loro assistite e quello dell’imputato, «un uomo che ha sfruttato il legame terapeutico e lo stato di bisogno di chi avrebbe dovuto aiutare».

«Impossibile dare voce come vorrei alle mie patrocinate (sei su otto, ndr) - ha detto Xavier -, perché quanto patito era indicibile. Sono fatti e pensieri che per lungo tempo le hanno tormentate e per nessuna di loro è stato facile il percorso giudiziario». Per tutte è stato difficile e doloroso confrontarsi con quanto accaduto. La trentenne già protagonista di alcuni fatti di cronaca ha avuto ad esempio, ancora recentemente, delle crisi dissociative. O la 48enne, l’unica vittima di rapporti completi, che dopo l’abuso ha subito diversi ricoveri e ha perso molto peso. «Altro che stare meglio» ha sottolineato Xavier alludendo alle dichiarazioni dell’imputato, che ancora ieri in aula ha detto di aver fatto sesso con la donna perché era lei che lo richiedeva e che altrimenti si sarebbe sentita rifiutata.

«Le vittime hanno rilasciato testimonianze precise» hanno sottolineato poi le due legali, replicando alle accuse sempre dell’imputato che le ha indicate come confuse e con rappresentazioni distorte della realtà.

E mentre in chiusura d’intervento Gobbi si è augurata che l’imputato «in futuro possa prendere davvero coscienza di quanto commesso, grazie all’aiuto professionale di un collega per combattere le proprie pulsioni sessuali», Xavier ha detto che le otto donne «hanno già vinto: la loro vittoria è stata liberarsi di lui».

Ricordiamo che ieri la procuratrice pubblica Chiara Borelli ha chiesto una pena di cinque anni di carcere e l’interdizione dall’esercizio della professione. Nel pomeriggio parola invece all’avvocato difensore, Niccolò Giovanettina.