Luganese

Zimex scarica l'aeroporto di Lugano: 'Niente voli di linea'

La compagnia aerea zurighese sorpresa dalle affermazioni del direttore dello scalo Maurizio Merlo: nessun volo su Zurigo. E nemmeno su Ginevra.

Un aereo in atterraggio a Zurigo (Autore: Zurbscu. Licenza Creative Commons CC BY-SA 4.0)
16 agosto 2019
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Nessun volo di linea su Zurigo. E nemmeno su Ginevra. Zimex scarica completamente l'aeroporto di Lugano, togliendosi completamente dall'equazione dei voli di linea. Lo fa smentendo quanto affermato dal direttore dello scalo, Maurizio Merlo, domenica scorsa alla Sonntagszeitung, e cioè che oltre al volo su Ginevra, la compagnia zurighese possa subentrare a Swiss anche per quanto riguarda il volo su Zurigo. Sì – si legge in un comunicato redatto esclusivamente in tedesco dalla compagnia di noleggio di aerei e personale – le discussioni per un possibile volo su Ginevra ci sono state, ma ciò "non ha mai portato a un accordo". E dal Ticino non è più giunto nessun feedback sulla questione. Indipendentemente da ciò, scrive la compagnia, "la strategia aziendale elaborata dal Consiglio d'amministrazione esclude l'ingresso nei voli di linea"

La Zimex si dice "molto sorpresa" da quanto pubblicato sul domenicale. "Nel piano generale elaborato dal Centro per le competenze aeronautiche dell'Università di San Gallo, l'aeroporto di Lugano nomina Zimex come il futuro operatore per i voli di linea da Lugano a Zurigo e da Lugano a Ginevra". Merlo aveva addirittura già fatto dei numeri: undici voli settimanali a partire da marzo del prossimo anno. Ora la doccia fredda: "Non esiste un accordo tra l'aeroporto di Lugano e Zimex". Insomma: né Lugano, né Ginevra.

Maurizio Merlo: 'Non ne sapevamo niente'

«Non ne sapevamo assolutamente niente. Zero. Stamattina quando quando Marco Borradori mi ha chiamato per avvertirmi, ho pensato: non è vero. Trovo che da parte loro sia una mancanza di rispetto». È sbalordito il direttore di Lugano airport Maurizio Merlo, di fronte al dietrofront annunciato dalla compagnia aerea Zimex di Zurigo, che era la maggiore candidata a riprendere il volo Lugano-Ginevra e magari, nel caso del ventilato disimpegno di Swiss, pure il Lugano-Zurigo.

Un comunicato, in cui la società zurighese si chiama fuori, escludendo un suo atterraggio a Lugano. “Le discussioni per un possibile volo su Ginevra ci sono state, ma ciò "non ha mai portato a un accordo". E dal Ticino non è più giunto nessun feedback sulla questione. Indipendentemente da ciò, scrive la compagnia, "la strategia aziendale elaborata dal Consiglio d'amministrazione esclude l'ingresso nei voli di linea".  Merlo però non ci sta: «Abbiamo un contratto pronto da firmare, sul mio tavolo, che ovviamente non abbiamo firmato né noi né loro perché stiamo aspettando che il Consiglio comunale dia l’ok alla ricapitalizzazione, dato che occorre un investimento per partire. Da un anno chiedo alla Zimex di pazientare, forse si sono rotti le scatole, magari hanno trovato un altro business. Ma non capisco questo modo di uscire sulla stampa, sembra quasi si siano messi d’accordo con Swiss, forse è una coincidenza, forse una provocazione, ora li sentirò e chiederò loro se del caso una lettera in cui ufficializzano la loro decisione».

Il direttore non risparmia una stoccata alla politica luganese: «nel passato non si è voluto investire: non è stata allungata la pista, non è stato portato avanti il sistema di avvicinamento digitale, nel 2003 si sarebbero potuti comperare gli hangar della Swiss, e il Consiglio comunale rifiutò...». Alternative non ce ne sono molte, conferma, e allora giriamo la domanda al sindaco Marco Borradori, presidente di Lugano airport Sa. È la mazzata finale per l’aeroporto? «Io spero che non sarà una mazzata e nemmeno finale, ma senza il risanamento la Lasa dovrebbe chiudere dall’oggi al domani. È una possibilità concreta : ma prima cercheremo di contattare sia Swiss che Zimex, anche se il comunicato è abbastanza chiaro, per capire cosa è successo». 

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