Intervista a Emanuele Stauffer, presidente della casa da gioco: 'A maggio-giugno chiederemo l'estensione della licenza'
Anche il gioco d’azzardo se la deve vedere sempre di più con il mondo digitale. Diversi Casinò svizzeri si apprestano a sbarcare sul web. È il caso delle case da gioco di Lucerna, Davos, Baden e Pfäffikon che hanno inoltrato domanda alla Commissione federale delle case da gioco per estendere le loro attuali concessioni. E Lugano? Non sta certo a guardare: è anzi pronta a compiere l’analogo passo. Emanuele Stauffer, presidente del Consiglio d’amministrazione della Casinò Lugano Sa: «Sì anche noi stiamo andando in questa direzione. E chiederemo l’estensione della licenza all’online entro fine maggio-fine giugno alla Commissione federale case da gioco, dopodiché contiamo di iniziare ad attivarci sul mercato entro gli ultimi mesi dell’anno.
Basterà porsi davanti al computer, sintonizzarsi sul portale Casinò Lugano Online – il brand da utilizzare, lo vedremo in seguito – e da lì sarà possibile giocare online alle macchinette, piuttosto che alla roulette eccetera.
Dati certi non ce ne sono. Sappiamo tuttavia a livello svizzero che cosa rappresenta. E sappiamo che c’è un mercato a disposizione. Però che cosa potrà generare quel mercato è ancora difficile da capire, perché è proprio un aspetto nuovo. Noi molto francamente non confidiamo sul gioco online per avere domani un incremento gigantesco. Però è ovvio che l’online è il futuro a livello mondiale. Perciò non si può non andare su Internet, non possiamo rinunciare ad acquisire un know-how, che in futuro ci servirà.
Questo sì. Le statistiche lo dicono chiaramente. Quello che vediamo su Lugano è che 12 anni fa si registrava una cifra d’affari annua di 110 milioni di franchi e oggi siamo a 45-46 milioni, dopo essere precipitati negli anni passati a 30 milioni. E il calo è dovuto principalmente all’online: i giocatori si spostano sempre di più sul web. Si spostano inoltre, in Italia, nelle sale delle slot machine. È difficile dire per ogni singolo Casinò quale incidenza abbia l’online in termini di perdita di giocatori. Però il trend di mercato a livello mondiale lo indica chiaramente.
Esatto. Vengono richieste delle condizioni molto rigorose, tant’è che i Casinò di Berna e Neuchâtel si sono visti negare la licenza.
Assolutamente sì. È un obbligo di legge che non è neanche da discutere.
Funzionano, lo posso garantire. È come il riciclaggio in banca. Quanti casi di riciclaggio in banca abbiamo? Pochissimi. Al Casinò il giocatore compulsivo viene subito identificato. C’è un controllo ferreo. Noi dobbiamo escludere e porre assoluto divieto ai giocatori che non se lo possono permettere.