Posate le modine, è atteso il messaggio di realizzazione. Il Municipio ha optato per mantenere e ampliare la sede attuale.
Non è ancora la fine della provvisorietà, ma siamo sulla buona strada. È stata pubblicata poche settimane fa la domanda di costruzione e le modine sono state posate: il progetto di ampliamento della scuola dell’infanzia di Agno entra nel vivo. «Il messaggio è atteso nei prossimi mesi – ci spiega il sindaco Thierry Morotti –, ma il Municipio ha fatto la propria scelta». Dopo attente valutazioni, l’esecutivo ha infatti deciso di mettere mano all’attuale struttura e mantenere nel paese un asilo unico e centralizzato.
Continuità quindi, ma anche diverse novità. Il progetto è frutto dell’evoluzione demografica del comune, la cui popolazione è notevolmente aumentata in pochi decenni. La sede odierna conta infatti cinque sezioni e la capienza è ormai decisamente al limite. Tre sezioni risalgono ai primi anni Settanta, un’altra s’è aggiunta verso la metà degli anni Novanta e l’ultima nel 2017. «Un insediamento provvisorio, in attesa della realizzazione dei nuovi spazi». Nel dicembre di quell’anno il Consiglio comunale concesse infatti i 220’000 franchi necessari per la progettazione (cfr. rendering a lato).
Qualora il legislativo approvasse poi il credito necessario per l’edificazione – che per il momento non è ancora quantificabile –, le sezioni di scuola dell’infanzia sarebbero sei. «Attualmente i bambini accolti sono circa centoventi – puntualizza Morotti –, grazie all’allargamento degli spazi potrebbero essere fino a centocinquanta». Un numero in linea con le previsioni di ulteriore aumento demografico: «Abbiamo valutato che questa capienza dovrebbe essere sufficiente a coprire il fabbisogno per i prossimi vent’anni, con una possibile evoluzione positiva della popolazione, complessiva e scolastica, del 25%».
Più spazi anche per l’extrascolastico
Diversi i benefici della soluzione – centralizzata – scelta: «Si eviterebbero doppioni, si ridurrebbero i costi e non da ultimo si permetterebbe di definire soluzioni in sinergia con le infrastrutture esistenti». Oltre ai refettori, nella scuola ampliata ci saranno infatti ulteriori spazi anche per i servizi dell’associazione Agape, attiva in diversi comuni della regione nella custodia dei bambini durante le fasce orarie extrascolastiche.
Dalla primissima infanzia alla fine delle elementari, ad Agno sono un’ottantina i piccoli fra i 2 e gli 11 anni iscritti ad Agape: la frequenza giornaliera è di una trentina. «Si tratta di un servizio sempre più richiesto dalle fa- miglie – constata il sindaco – e s’intende quindi renderlo accessibile a un numero crescente di bambini», in modo da permettere una maggior conciliabilità tra lavoro e famiglia. Sempre a proposito del benessere dei più piccoli, verrà integralmente risistemata l’area di svago esterna.
Nell’importante progetto è inoltre coinvolta anche la locale società filarmonica. «L’attuale sede non risulta più confacente per motivi di umidità e aerazione: c’è bisogno di un locale idoneo». A completare la nuova struttura, un centrale termica che dovrebbe fornire lo stabile dell’energia necessaria. «Con questo investimento – valuta infine Morotti – il Comune potrà soddisfare sia le esigenze scolastiche che quelle parascolastiche, con infrastrutture moderne e flessibili secondo l’evoluzione del numero di allievi e degli utenti». Un progetto che vedrà la luce verosimilmente durante la prossima legislatura.