Il suo compito sarà tracciare la strada per la riapertura del Casinò
La nomina del commissario straordinario, con il compito di tracciare la strada per la riapertura del Casinò di Campione d'Italia, è compito del vice premier pentastellato Luigi Di Maio, in quanto ministro del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico). Una scelta che dovrà essere concertata con i ministri Matteo Salvini (Interno) e Giovanni Tria (Economia e Finanze). E la nomina potrebbe arrivare prima della fine dell'anno. Ipotesi che tiene conto della roadmap prevista perchè possa il Decreto Fiscale 2019 che approvato la scorsa settimana dall'assemblea del Senato, possa diventare definitivamente legge. Passaggi comprensibilmente scrutati con molta attenzione dai campionesi, in quanto contiene misure per il Casinò e provvedimenti fiscali per i contribuenti dell'enclave. Dunque, il primo passaggio è previsto per domani alle 12.15 quando il Decreto Fiscale 2019 approderà in Commissione Finanze della Camera. Incaricato della relazione è il giovane parlamentare comasco Giovanni Currò (Movimento 5 Stelle) che ha seguito da vicino l'evolversi della crisi in cui è precipitato l'enclave. Da sottolineare che la seduta è in sede referente, ciò significa che i membri della commissione hanno maturato un accordo unanime sul testo. Questo dovrebbe favorire l'approvazione del decreto fiscale.
L'esame dei numerosi articoli, più numerosi, rispetto alla stesura dello scorso 23 ottobre, a seguito dell'inserimento degli emendamenti, fra cui quello di Campione, richiederà diverse sedute, prima che il decreto fiscale approdi in aula a Montecitorio: diventerà legge una volta che sarà stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Probabilmente a metà dicembre. Trenta giorni per la nomina del commissario straordinario. Potrebbe arrivare anche prima delle festività natalizie e di fine anno. È la speranza dell'intera comunità campionese, le cui possibilità di riemergere derivano unicamente dalla riapertura del Casinò che unitamente alle misure fiscali avrebbe positive conseguenze anche sulla pianta organica del Comune. È quanto si sostiene negli ambienti parlamentari.
A proposito degli esuberi previsti in Comune, l'attenzione si sposta su Roma dove domani i giudici del Tribunale amministrativo del Lazio si chineranno sul ricorso presentato da 62 comunali che dal febbraio scorso non ricevano lo stipendio. Ricorso per ottenere la sospensiva della delibera che decretava 86 esuberi su 101 dipendenti. Esuberi che nel frattempo solo calati di una decina seguito di pensionamenti e dimissioni (per accedere alla disoccupazione svizzera). Non è dato sapere quando si conoscerà la sentenza attesa anche dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi. Se il ricorso non dovesse essere accolto l'ex prefetto di Varese dovrà dare seguito alla procedura di iscrizione sulla lista di disponibilità dei lavoratori in esubero.