Luganese

Tragedia di Macerata, a giudizio due ticinesi

A processo l'8 aprile del 2019 I tecnici che avrebbero fatto errori nella manutenzione causando la caduta dell'elicottero pilotato da Ermanno Sarra, ex Ad di Ars Medica.

31 ottobre 2018
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Omicidio colposo e strage aviatoria: sono i due capi d'accusa di cui dovranno rispondere in aula penale i due addetti alla manutenzione ticinesi dell'elicottero Agusta A 109 E Power di Ermanno Sarra, precipitato l'11 novembre 2011 nel Comune marchigiano di Cingoli. Lo ha deciso oggi il gip di Macerata nel corso della prima udienza sul caso facendo propria la tesi del pubblico ministero Claudio Rastrelli.

I due uomini di 43 e 53 anni che, come riporta il sito 'cronachemaceratesi.it', all'epoca dei fatti lavoravano presso la Eliticino di Locarno, in sostanza sono accusati di aver causato la caduta dell'elicottero per presunti errori commessi nella manutenzione che avevano effettuato fra il 9 e il 16 settembre 2011, due mesi prima della tragedia.

Assistiti dall'avvocato Giancarlo Nascinbeni, come detto, entrambi dovranno rispondere del reato di omicidio colposo e di strage aviatoria. Oggi il giudice per le indagini preliminari ha deciso che i due tecnici avrebbero commesso gravi negligenze e che quindi le ipotesi di reato a loro carico dovranno essere approfondite dalla corte in un processo che si terrà a Macerata l'8 aprile dell'anno prossimo.

Nella tragedia, lo ricordiamo., morirono anche i collaboratori dell'Amministratore delegato del Gruppo Ars Medica, i fratelli romani Enrico Maria e Stefano Mastroddi, entrambi quarantenni, che si trovavano a bordo dell'elicottero pilotato da Sarra, proveniente da Roma e diretto a Falconara. 

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