Luganese

Pregassona: 'I genitori ostacolavano le nostre verifiche'

L'autorità regionale di protezione prende posizione in merito alla vigilanza sul degrado rinvenuto lo scorso 21 settembre

28 settembre 2018
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L’Autorità regionale di protezione (Arp) di Lugano non è rimasta con le mani in mano di fronte al degrado dell'appartamento di Pregrassona, dove viveva un nucleo famigliare insieme ai 18 cani recuperati dalla Spab. È quanto sostiene la stessa Arp che tramite un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio ha voluto prendere posizione sulla questione. “L’intervento di venerdì 21 settembre 2018 è stato reso possibile grazie a un coordinamento tra l’autorità di protezione, l’autorità di perseguimento penale e i vari servizi presenti sul territorio – si legge nella nota diffusa dall'ente –. La presenza di animali nell’appartamento ha necessitato inoltre il sostegno della protezione animali Spab”. Alcuni media – continua la presa di posizione – “hanno comunicato che l’intervento è stato reso possibile a seguito della dichiarazione di uno dei minori in merito a presunti maltrattamenti subiti in famiglia. A questo proposito, “per questioni relative alla protezione della personalità del minore” – si legge ancora nel comunicato – l'Autorità regionale di protezione non può rivelare se l’intervento sia stato eseguito sulla base di una segnalazione di maltrattamenti in famiglia da parte di uno dei figli, ma assicura che “nel tempo è stata costruita una fitta rete di sostegno a favore dei minori“. A margine dell'intervento del 21 settembre erano emerse polemiche, poiché ritenuto tardivo. “Purtroppo – scrive l'Arp - vi sono dei limiti dettati dalla mancata collaborazione del padre e della madre, i quali hanno ostacolato le verifiche dell'Autorità e dei servizi, finanche subendo già condanne per disubbidienza a decisioni d’autorità”. 

Per favorire il tempestivo intervento degli enti preposti, l'Arp aggiunge che “tutti i cittadini, tra cui i proprietari e le amministrazioni di immobili, hanno la facoltà di segnalare prontamente le possibili situazioni di persone bisognose di protezione e di grave degrado“.