Cresce l’impegno del servizio di prossimità cittadino. I tre operatori sono affiancati da Luganonetwork e dai centri giovanili di Viganello e Breganzona.
Sono state ben 520 le ore di presenza a piedi sul territorio, 592 quelle dedicate agli accompagnamenti individuali, 230 sono trascorse negli incontri con gruppi di giovani, mentre 280 quelle focalizzate sul lavoro di rete con gli altri professionisti sul territorio. È un impegno non da poco quello che risulta dal rapporto d’attività 2017 del servizio di prossimità urbana di Lugano, sviluppatosi in modo esponenziale soprattutto negli ultimi sei anni. Un servizio che si appresta a celebrare i primi dieci anni di esistenza con una serie di appuntamenti, il primo dei quali mercoledì 25 aprile, alle 16 in piazza Indipendenza a Lugano, con la presenza dello spazio di incontro mobile TheVan.
Nato come progetto a favore dei giovani, si è consolidato nell’accompagnamento educativo e i suoi operatori hanno dimostrato di saper instaurare con i ragazzi una relazione significativa in grado di confrontarsi con le mutevoli modalità aggregative del mondo giovanile. Proposta innovativa dieci anni or sono, l’approccio di prossimità è oggi considerato parte integrante di un lavoro educativo rivolto agli utenti, poco inclini a rivolgersi ai servizi per parlare delle loro difficoltà. Sono tre gli operatori attivi sul territorio.
Il servizio di prossimità, coordinato dalla Divisione prevenzione e sostegno, interviene nei luoghi in cui i giovani si ritrovano per i loro impegni scolastici e professionali o per gli interessi legati al tempo libero. L’intervento si sviluppa dal semplice contatto informale all’accompagnamento e alla presa in carico individuale e mira a ridurre quei fenomeni di disagio e di malessere riscontrati soprattutto a partire dal confronto generazionale con il mondo degli adulti. Il servizio viene affiancato anche dai centri giovanili di Viganello e Breganzona, con una proposta di animazione socioculturale sull’arco dell’anno scolastico.
Prevenire comportamenti a rischio
“Come dimostra l’evoluzione da progetto a servizio, in dieci anni non solo l’intervento educativo si è ridisegnato sulle esigenze e i comportamenti dei giovani, ma anche le politiche giovanili promosse dalla Città si sono consolidate in una visione complessiva di misure di sostegno offerte a livello comunale”, dichiara Lorenzo Quadri, capo Dicastero formazione, sostegno e socialità.
Ed è coinvolto anche Luganonetwork, il servizio di orientamento formativo e professionale che accompagna i giovani in cerca di un apprendistato, uno stage o un lavoro. L’obiettivo è quello di offrire un percorso di progettualità in cui i ragazzi siano i protagonisti delle misure offerte dalla Città. Con la sua presenza sul territorio “fuori orario e fuori ufficio”, si promuove l’educativa di strada, tipologia di intervento sociale nei luoghi di ritrovo giovanile, che sostiene i giovani in un processo di autodeterminazione e favorisce modalità partecipative alla vita civica come risposta a possibili forme di esclusione.
Gli operatori di prossimità, educatori formati, agiscono per prevenire e ridurre i comportamenti a rischio e i conflitti che possono generarsi dalla fragilità identitaria dei giovani, dal loro ruolo sociale incerto e dalle dinamiche di gruppo che si creano in situazioni di disagio. Terminata la fase sperimentale del progetto, la prossimità urbana si è consolidata in un servizio dotato di una sede, di strumenti operativi e di educatori che hanno saputo valorizzare la “strada” come opportunità di incontro e lavoro con i giovani.