Luganese

Casinò, firmato il contratto di solidarietà

Sottoscritta la proroga di due mesi. È in vigore da quasi cinque. I dipendenti comunali hanno ricevuto mezzo stipendio di febbraio

archivio Ti-Press
28 febbraio 2018
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In zona Cesarini, questa sera, a poche ore dalla mezzanotte, dopo il via libera giunto nel pomeriggio di ieri dai dipendenti del Casinò, le parti hanno firmato la proroga di due mesi del contratto di solidarietà, che consente di mantenere l'attuale costo del lavoro che è attorno ai 50 milioni di euro e che quindi rappresenta la voce più significativa del bilancio della casa da gioco. Il contratto di solidarietà in vigore da quasi cinque anni per la quasi totalità dei 492 dipendenti del Casinò significa rinunciare del 28 per cento dello stipendio.

Negli anni scorsi la riduzione era arrivata sino al 33 per cento, per poi scendere all'attuale percentuale che per alcune fasce di lavoratori rappresenta un sacrificio molto importante, tanto che nel corso negli anni molti hanno trasferito la residenza a Como e nei comuni di frontiera, in quanto non erano più nella condizioni di pagare i salatissimi affitti che si pagano in riva al Ceresio. Tutto questo si traduce in un impoverimento dell'enclave. Un trend  destinato a continuare, considerato che anche per i dipendenti comunali è previsto un calo degli stipendi pari al 20 per cento. A proposito di dipendenti comunali, si ha notizia che in questi giorni è stato pagato metà dello stipendio di febbraio. Superato, grazie soprattutto al senso di responsabilità dei lavoratori, lo scoglio della proroga del contratto di solidarietà, ora l'attenzione è rivolta soprattutto al 12 marzo, giornata campale per il futuro di Campione. In Tribunale a Como sarà discussa la richiesta di fallimento della Casinò di Campione, società di gestione della casa da gioco, fatta dalla Procura del capoluogo lariano. Richiesta che si basa sui debiti del Casinò.