«Condivisibile, ma fuori tempo massimo. Può entrare in linea di conto come seconda tappa». Come il sindaco di Bioggio, Eolo Alberti, sulla petizione che chiede il prolungamento del tram-treno del Luganese fino a Torricella-Taverne la pensano – pur con sfumature diverse – anche altri due sindaci del Basso Vedeggio: «Rischia di creare confusione e di far cadere tutto. L’estensione è di vitale importanza per i comuni interessati ma ora è fondamentale concretizzare la prima tappa» è l’opinione di Thierry Morotti, sindaco di Agno. «È fuori luogo, in quanto lanciata ora che la Confederazione ha deciso di sussidiare un ben preciso tracciato. La commissione Vedeggio Valley conferma non vi siano esigenze per modifiche ed è simbolico che neanche il Comune di domicilio del principale promotore la sostenga», aggiunge l’omologo di Manno, Giorgio Rossi. La più o meno aperta stroncatura della petizione è frutto soprattutto dell’impaziente attesa che si faccia qualcosa per il traffico. «Siamo al collasso viario – constata Morotti –, questa sarà una prima risposta per cominciare a diminuire il traffico nel Malcantone. Ad Agno è prevista una nuova fermata in zona Monda (in rosso sulla cartina, ndr). Avremo ben tre fermate e per noi sarà fondamentale nei prossimi anni pianificare per uno sviluppo sostenibile. Potremo farlo anche grazie a questo progetto che ci permetterà di avere un mezzo alternativo ed efficace per muoversi nel cuore del paese e in tutta la regione». «Per il mio comune – fa eco Rossi –, dove il trasporto pubblico è carente, vorrebbe dire avere una possibilità di mobilità sostenibile sia per i domiciliati, ma soprattutto per chi lavora e studia a Manno, con un conseguente miglioramento della vita per la popolazione». «Bioggio e Manno hanno oltre 10’000 posti di lavoro – valuta infine Alberti –, io capisco le ragioni di tutti, ma se non troviamo delle alternative, tra poco saremo paralizzati. E il nostro comune, anche a causa dell’afflusso dalla Crespera, è il più colpito». Una richiesta di ascolto al Gran Consiglio, che nei prossimi mesi dovrà votare il credito di 63 milioni per la realizzazione della prima tappa del tram-treno.