Lugano figura fra i detentori del nuovo marchio "No Littering" che premia le città, i comuni e le scuole che si impegnano contro l'abbandono di rifiuti per terra. La città, lo ricordiamo organizza e promuove giornate denominate Clean up Day. Il marchio è stato lanciato dal Gruppo d'interesse per un ambiente pulito (Igsu), con il sostegno dell'Ufficio federale dell'ambiente e dell'organizzazione "Infrastrutture comunali". Con il nuovo marchio si vuole "dare una conferma all'impegno di città, comuni e scuole e motivarli a rendere pubbliche le loro prestazioni", scrive l'Igsu in una nota diramata oggi. Il marchio "permette inoltre alle istituzioni di posizionarsi in modo chiaro e di esprimere pubblicamente il proprio disappunto nei confronti della brutta abitudine di abbandonare o gettare i rifiuti per terra".
Il marchio può essere richiesto servendosi di un apposito modulo online sul sito www.no-littering.ch,. Fra la dozzina di comuni e scuole, elencate sul sito, che già lo hanno ottenuto rispondendo a una serie di requisiti figura anche la Città di Lugano assieme, in particolare, a Basilea, Friburgo e Winterthur. L'"indice del littering" dell'Igsu conferma che misure contro questo malcostume sono necessarie. Dal suo sondaggio condotto l'anno scorso risulta che i tre quarti degli intervistati si sentono "abbastanza" o "molto" infastiditi dai rifiuti abbandonati. Inoltre, ogni anno il littering causa costi a otto cifre: "Secondo uno studio dell'Ufam del 2010, le spese di pulizia in tutto il Paese ammontavano a quasi 200 milioni di franchi all'anno", dice Marco Buletti, capo sezione della Gestione dei rifiuti e materie prime dell'ufficio federale, citato nella nota. Le città e i comuni si fanno carico di 75% di queste spese.