È positivo l'esito dei primi voli di prova dei droni effettuati da metà marzo (una settantina) fra i due ospedali di Lugano. Ne hanno parlato stamane i promotori del progetto che è il frutto di una collaborazione fra la Posta Svizzera, l’Ente ospedaliero cantonale (Eoc e il costruttore Matternet. I partner svolgeranno ulteriori voli di prova fino a martedì prossimo, dopodiché procederanno a una prima valutazione. Un’ulteriore fase di test con voli, della durata di un mese, è prevista per l’estate di quest'anno. In futuro saranno questo tipo di velivoli moderni a trasportare campioni di laboratorio tra due ospedali dell’Eoc. Il progetto ha ora ottenuto il via libera dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) che lo ha autorizzato dopo aver sottoposto a verifica il drone e le sue componenti di sicurezza e definito le condizioni da rispettare in materia di diritto aeronautico. È la prima volta che lo scambio di campioni di laboratorio in una città svizzera viene affidato a un drone.
Se tutto dovesse filare liscio, voli regolari con il drone potranno essere effettuati presumibilmente a partire dal 2018. Non appena il drone soddisferà tutti gli elevati requisiti in materia di sicurezza, idoneità pratica e affidabilità, l’utilizzo regolare per il trasporto tra i due ospedali diventerà una prassi quotidiana. Ciò dovrebbe avvenire appunto l'anno prossimo. A quel punto, saranno collaboratori appositamente formati degli ospedali a caricare autonomamente il drone con una scatola di sicurezza (all’interno della quale saranno imballati i campioni) e a far partire il velivolo tramite un’applicazione per smartphone. Quindi il drone seguirà autonomamente la rotta di volo preimpostata fino alla destinazione, dove la scatola sarà presa in consegna da un altro collaboratore.