Le riforme fiscali tolgono ossigeno alla Città. Tra le proposte per il 2025, anche l'aumento di sette punti del moltiplicatore per ditte e aziende
Un disavanzo di oltre 2,1 milioni di franchi. In altre parole, 43 milioni alle uscite e 40,9 milioni alle entrate. La Città di Locarno vede rosso: una tonalità che si potrebbe definire “rosso riforme”, intesa come derivante dalle riforme fiscali. Il sindaco Nicola Pini, affiancato dal suo vice Claudio Franscella, dal capodicastero finanze Mauro Silacci, ha presentato i preventivi 2025 nel corso di una conferenza stampa. Conti che, hanno sottolineato Pini e Silacci, risentono appunto dei contraccolpi delle recenti riforme fiscali, fra le quali spicca quella approvata in giugno dal popolo ticinese.
In sostanza per le imposte delle persone fisiche il calo delle entrate si era già fatto sentire nel 2024, con un milione di franchi in meno. Per il 2025 saranno 1,2 milioni. Per le persone giuridiche, ad esempio aziende e ditte, la perdita si aggirerà attorno a 1,8 milioni di franchi. Se non che, il Municipio, per il 2025 proporrà un moltiplicatore differenziato: stabile al 90 per cento per le persone fisiche, aumentato al 97 per cento per quelle giuridiche. «Queste ultime – ha specificato Silacci – godranno di grandi benefici per la riforma fiscale sulle imprese, con una riduzione dell'aliquota sull'utile. Anche con l'incremento di 7 punti del moltiplicatore comunale, pagheranno fra il 20 e il 25 per cento in meno di imposte alla Città di Locarno rispetto ad oggi. Per noi significa un impatto meno pesante: 1,4 milioni anziché 1,8». In soldoni: le 900 persone giuridiche (ma il 50 per cento del gettito è coperto da 20/25 società) verseranno al Comune circa 5,6 milioni di franchi, anziché i sette milioni del 2024.
Detto di questa prima contromisura, ecco una carrellata delle altre proposte del Municipio, per cercare di contenere le uscite e di aumentare le entrate; l'esercizio ha toccato diversi dicasteri e frutterà circa un milione di franchi. Nei risparmi rientrano la concessione del carovita ai dipendenti limitata allo 0,5 per cento (meno 220mila franchi), la rinuncia a iscrivere due agenti alla scuola cantonale di Polizia (meno 230mila), le riduzioni puntuali del personale straordinario (meno 60mila), minori spese per manutenzione strade e stabili (80mila), per consulenze e perizie (20mila) e per contributi a parrocchie (11mila) e manifestazioni cittadine (10mila). Infine, utilizzando tassi a breve termine su alcune ipoteche, calerà l'onere per gli interessi (meno 100mila).
Per incrementare le entrate, saranno fatturate le spese accessorie ad associazioni che usano spazi pubblici (più 20mila) e verranno adeguate (da 8 a 9 franchi per pasto) le tasse di refezione per gli alunni delle Elementari (più 20 mila). Una misura quest'ultima, che – come specificato da Franscella, capodicastero educazione – è l'unica che tocca l'ambito scolastico, dove invece non si risparmierà, ad esempio, su docenti di musica e ginnastica. È inoltre prevista la collaborazione con enti e associazioni per il doposcuola e per la colonia Vandoni (in quest'ultimo caso il sostegno per i prossimi quattro anni arriva dalla Società di mutuo soccorso). Infine un accenno alle multe: dovrebbero entrare 400mila franchi in più, con la videosorveglianza che legge le targhe.
Lo sguardo del Municipio va però oltre il 2025, con una sorta di revisione delle spese e con una proiezione ad ampio raggio che arriva fino all'orizzonte 2035. Oltre a misure in ambito del personale (con alcune rinunce per le nuove assunzioni), si cercherà di ottimizzare il settore della manutenzione e la categoria beni e servizi. Verranno approfonditi alcuni ambiti, con riflessioni sulla gestione e sull'offerta: nell'analisi finiranno i settori dello sport, dei parchi e dei giardini, del nido d'infanzia, del San Carlo, della cultura, del dopo scuola e delle scuole di musica. È inoltre stato attivato il “gruppo di lavoro anziani”, per monitorare la spesa e per proporre interventi.
«Il preventivo 2025 si completerà con il Piano finanziario, che arriverà prossimamente, e con il Piano d'azione comunale (Pac) proiettato sulla lunga scadenza – ha ricordato Pini –. Il rapporto del collegio di esperti sul Pac arriverà in Municipio nelle prossime settimane e sarà reso pubblico l'anno venturo. I tre strumenti sono collegati. Come Esecutivo cerchiamo di guardare ben oltre il breve orizzonte, con una visione proiettata al 2035, per diventare una “vera città”, dinamica, sicura, accogliente, inclusiva e creativa, ideale per vivere, lavorare e crescere. La missione è favorire la collaborazione tra la comunità, le imprese e le istituzioni, promuovendo il ben-essere, il ben-stare, il ben-vivere e la creatività in tutti i settori, con particolare attenzione a quello dell'audiovisivo. Tenendo ben presente questa strategia per il futuro, dobbiamo operare le scelte giuste anche a corto termine, quando ci troviamo a dover far quadrare i conti».
Per quanto riguarda gli investimenti, la Città ha deciso di non operare rinunce, dando la priorità a opere finanziariamente sostenibili o addirittura capaci di autofinanziarsi: la somma prevista per il 2025 ammonta a 22,3 milioni di franchi (12,7 milioni netti). Una parte importante delle opere è già in corso o pianificata nell'ambito del PaLoc. Altre riguardano stabili (Palexpo Fevi, reparto Alzheimer al San Carlo, Canottieri eccetera) o progettazioni (in particolare centro urbano, Castello Visconteo e scuole Solduno). «Siamo ottimisti e crediamo nelle potenzialità della nostra città», hanno concluso i tre municipali.