Credito in Consiglio comunale. La grandine dell'agosto 2023 ha lasciato il segno sullo stabile, l'esecutivo ha predisposto un piano di migliorie
Oltre mezzo milione di franchi. È l'ammontare dei danni della terribile grandinata all'ex palazzo scolastico di Ronco s/Ascona. Il Municipio intende procedere con il ripristino dell'edificio e per questa ragione chiede al legislativo un credito di 554mila franchi (comprensivo di alcune opere di miglioria).
Da anni, come noto, lo stabile ha perso la sua funzione originaria di sede scolastica delle elementari e dell'infanzia. I pochi alunni del paese fanno infatti capo alla vicina sede scolastica di Brissago. Tuttavia per non lasciare vuoti i locali, l'Amministrazione, dal 2022, ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza ronchese gli spazi e il giardino-orto adiacente per momenti aggregativi, attività pittoriche-artistiche, piccoli laboratori, incontri o riunioni. L'utilizzo e l'accesso all'edificio sottostanno a un regolamento d'uso, una sorta di agenda condivisa che consente di pianificarne l'occupazione. Ma non è tutto, perché sempre sotto questo tetto è presente l'archivio dell'artista Jan Schutter, come pure uno spazio adibito a magazzino per gli operai comunali. Non da ultimo, l'appartamento un tempo occupato dall'ex custode scolastico accoglieva, fino ad agosto 2023, una giovane famiglia (nell'ambito delle iniziative del Municipio volte a favorire l'alloggio – a pigione moderata – alle coppie in vista di un'auspicata ripresa demografica).
Purtroppo, come anticipato, la devastante grandinata del 25 agosto del 2023 ha seriamente danneggiato l'immobile. In particolare, ha mandato in frantumi una gran parte delle tegole, favorendo l'infiltrazione dell'acqua che ha attraversato i tre piani della palazzina. Anche la famiglia residente ha dovuto forzatamente lasciare l'appartamento per trasferirsi altrove. La perizia allestita fa stato di circa 370mila franchi di danni (senza tener conto del mancato affitto), in parte liquidati dall'assicurazione.
Il Municipio, al momento di metter mano ai lavori di ripristino dello stabile, ha deciso di rinunciare alla sistemazione dell'appartamento. Ha optato per rifare il tetto, con la posa di pannelli fotovoltaici (e isolazione del sottotetto), gli impianti elettrici, le serramenta e i pavimenti, senza dimenticare i tinteggi delle pareti rovinate dall'umidità. L'obiettivo finale è quello di permettere l'uso dei locali come prima del nubifragio. Dedotti i sussidi e quanto versato dall'assicurazione, al netto resta una spesa di circa 118mila franchi.