Locarnese

Dalle fondamenta al cielo, la casa al centro della stagione Osa!

Dal 29 settembre al 24 novembre si intrecciano i programmi delle rassegne ‘Voci audaci’ (musica vocale) e ‘La donna crea’ (arte scenica al femminile)

19 settembre 2024
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Le due rassegne di Osa! (Organico scena artistica), quella di musica vocale "Voci audaci" diretta da Oskar Boldre e Patricia Barbetti, e quella di arte scenica al femminile "La donna crea" ideata da Santuzza Oberholzer, intrecciano i loro multiformi programmi dal 29 settembre al 24 novembre in sette sale e chiese del Locarnese, in una nuova stagione che ha quale tema "La casa, dalle fondamenta al cielo". Gli spettacoli e i concerti autunnali si rispecchiano nel tema e proiettano sul palco case come guscio e come patria, ma anche più intimamente case-corpo, sospese nello spazio-tempo, radicate nel passato visto con occhi attuali o proiettate nella folta e immaginaria chioma del futuro. Anche gran parte degli artisti sono “di casa”, alcuni molto conosciuti, altri per la prima volta ospiti del Locarnese.

È tradizione per Osa! aprire la programmazione autunnale con un pellegrinaggio sonoro alla chiesa di San Michele ad Ascona (29 settembre), sconosciuta per molti e abitualmente chiusa, costruita su un’antica fortezza che dominava il lago e raggiungibile solo a piedi. Il concerto "Musica delle sfere", dell’ottetto vocale "Modulata Carmina", presenta un programma con musiche inedite del Rinascimento, epoca in cui si poneva la figura dell’uomo al centro di un contesto planetario. Sempre ad Ascona (Monte Verità, 6 ottobre) la compagnia AiEP (Milano-Lugano) si interroga sull’umanità del futuro attraverso la danza e la videoarte, le proposte dal titolo "multi piKniK" si snoderanno su tutta la giornata (per alcune di queste e per il pranzo è obbligatoria la prenotazione). Questi due primi appuntamenti, come altri sei della stagione, con artisti dalla Svizzera, Italia e Francia, sono a offerta libera, grazie al contributo di Comuni e sponsor, che assieme a Osa! promuovono spettacoli dal vivo e riconoscono la loro forza di comunicazione emotiva e di coesione sociale.

Spettacoli per tutte le età

Due spettacoli per tutte le età: a Muralto (sala congressi, 19 ottobre) la lavandaia Gardi Hutter sogna di essere Giovanna d’Arco e trasforma la lavanderia in un esilarante e grottesco campo di battaglia. A Tenero (Oratorio, 3 novembre) sarà ospite il Teatro Pan: grazie a "L'Usignolo dell’amicizia", uccello d’oro dal canto libero, l’imperatore della Cina scopre il valore della vita.

Torna nella suggestiva chiesa del '400 di Santa Maria in Selva al cimitero di Locarno, "Incanta l’attimo": cinque concerti con artisti da Svizzera e Italia. Una celebrazione laica nei giorni dei Morti. Nei pomeriggi dell'1 e 2 novembre, è proposta un’immersione nell'ascolto senza amplificazione di generi musicali diversi con i solisti Elisa Netzer (arpa), Sheldon Sutter (percussioni), Sandro Schneebeli (chitarra) e i gruppi Vent Negru (musica popolare) e Rosa dei venti (canzoni d’autore). I posti sono limitati, è consigliata la prenotazione.

Non mancherà il teatro

E ancora teatro a Locarno (Spazio Elle, 8 novembre), dove il pubblico è invitato a seguire le disavventure di un contadino dell’isola La Réunion che partecipa alla Prima Guerra mondiale. La Konpani Ibao (proprio da La Réunion) rappresenta con l’arsenale del teatro di strada e della commedia una fanfara epica (in francese). Dopo la morte la vita con "Alla Luce" (Cambusa Teatro, 16 novembre), uno spettacolo corale con sette attrici e un attore, di Le dieci lune, con la regia di Egidia Bruno che racconta la bellezza e la forza vitale del parto. Storie toccanti tratte da esperienze vissute, con l’introduzione di Angela Notari.

A chiusura tre voci femminili dalla Sardegna, Le balentes (Muralto sala congressi, 24 novembre), nome che in sardo significa “valorosi" ed è riferito generalmente agli uomini. I canti raccontano leggende e magie della Sardegna, un’onda di suoni e armonie popolari, che intrecciano diverse culture e dialetti dell’isola; sonorità mediterranee e raffinati arrangiamenti. Questa rivisitazione di una tradizione vocale chiude la variegata stagione di "Voci audaci", iniziata con la polifonia rinascimentale. "La donna crea" dal canto suo presenta spettacoli molto diversi: la guerra che si volge commedia, la forza dei sentimenti che guarisce anche l’imperatore e il miracolo della nascita, che chiude la stagione e porta luce all’inverno in arrivo.

Info (programma completo) e prenotazioni: www.organicoscenaartistica.ch; info@organicoscenaartistica.ch; 076 280 96 90.