In due manufatti il nuovo impianto, che dal prossimo autunno sorgerà su una superficie di 550 metri quadrati. Investimento di quasi 13 milioni di franchi
Nuovi pozzi di captazione di acqua di falda alla Morettina, un progetto che dopo una lunga fase di analisi e studi preliminari prende forma. Alla fine dello scorso anno è stato consegnato dai progettisti il progetto di massima e la Città, tramite il proprio Municipio, ha recentemente adottato la variante di Piano regolatore, la quale verrà pubblicata e sarà consultabile sul portale cantonale e presso i Servizi del territorio di Locarno, dal 9 settembre all’8 ottobre.
Con quest’ultimo atto formale, la Città intende fornire a Locarnese Ente Acqua (Lea) le basi pianificatorie per realizzare questo importante progetto. Il presidente di Lea, Marco Pellegrini, ricorda che «l’acqua è la base della vita e noi abbiamo la fortuna di vivere in una regione che gode di una situazione sia in termini qualitativi che quantitativi, ma dobbiamo sempre investire per garantire che ciò valga anche per il futuro». Gli fa eco il sindaco di Locarno Nicola Pini: «Il Municipio ha sempre creduto fortemente nello sviluppo di progetti di valenza regionale e il rafforzamento della collaborazione in ambito di approvvigionamento idrico è un tassello fondamentale. La pianificazione del territorio serve proprio ad assicurare le corrette basi per lo sviluppo di progetti di questo genere».
Di questi tempi più che mai, l’acqua potabile è oggetto di discussione e preoccupazione. Infatti, con delle variazioni ma a tutti i livelli, da quello globale a quello regionale, si sente parlare di problemi legati all’approvvigionamento idrico, siano essi di tipo quantitativo o di tipo qualitativo. Se i primi si può affermare che sono noti da lunga data anche alle nostre latitudini, i secondi invece sono storia più recente, ma non meno preoccupante, per citarne alcuni, basti pensare alle microplastiche, alle Pfas e al clorotalonil.
La Città di Locarno, ben consapevole delle grandi sfide che il settore sarà chiamato ad affrontare e fortemente convinta che per farlo si dovrà disporre di competenze specifiche e importanti risorse, ha fatto due passi fondamentali. Il primo è stato quello di costituire il Lea, ente autonomo di diritto pubblico pensato per divenire l’azienda dell’acqua potabile al servizio di tutta la regione del locarnese, il secondo di avviare la revisione integrale del proprio piano generale dell’acquedotto (Pga) già pensando in ottica regionale.
Il cuore pulsante dell’acquedotto del Locarnese saranno i pozzi di captazione alla Morettina, un impianto che, diversamente da quello attuale, sarà in grado di captare acqua a maggiore profondità e quindi meno suscettibile agli inquinanti leggeri, oltre a gestire i diversi flussi d’acqua in rete, ottimizzando al massimo la risorsa acqua e l’utilizzo di corrente elettrica. Alla fine dello scorso anno il gruppo di progettazione ha consegnato il progetto di massima e i dati per le necessarie modifiche a Pr. In estrema sintesi: si prevede un impianto costituito da due manufatti, il primo in larga misura interrato, comprendente i due pozzi di captazione da 80 metri di profondità, il secondo, invece, contenente le vasche d’accumulo d’acqua (capacità totale 1'000 metri cubi), i diversi pompaggi con tutta la tecnica che ne consegue e un’ampia sala conferenze, il tutto su di una superficie in pianta di circa 550 metri quadrati. Il costo totale del progetto è di quasi 13 milioni di franchi, Iva esclusa.
Il gruppo di progettazione sta lavorando alacremente sul progetto definitivo, il quale, salvo problemi particolari, sarà consegnato in autunno, così da procedere poi con le successive fasi di progettazione. L’intenzione è d’iniziare i lavori alla fine del 2025/inizio 2026. Dal profilo pianificatorio, la procedura scelta è quella della modifica di poco conto. Dopo una fase di informazione e partecipazione pubblica, oramai conclusa, si procede quindi alla pubblicazione per la durata di 30 giorni della documentazione allestita per la variante al Piano regolatore particolareggiato del Quartiere Morettina.
Eventuali ricorsi potranno essere inoltrati entro 15 giorni dalla scadenza del termine di pubblicazione. Seguirà la fase di approvazione da parte del Consiglio di Stato.