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Nomi importanti per il nuovo Kursaal di Locarno

La giuria del concorso per la ristrutturazione dello storico edificio ha selezionato 11 team che avranno tempo fino a dicembre per presentare i progetti

10 agosto 2024
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«Nomi non possiamo farne, ma posso dire che siamo molto soddisfatti perché abbiamo un lotto di team davvero interessanti, con personalità importanti anche a livello internazionale e questo non può che essere sinonimo di qualità».

A sentire l’architetto Michele Bardelli, sembra proprio essere partito con il piede giusto il progetto che “regalerà” a Locarno un nuovo Teatro Kursaal da 27 milioni di franchi. Questa la cifra d’investimento prevista per la ristrutturazione e l’ampliamento dello storico edificio in Largo Zorzi (zona che tra l’altro sarà toccata dal grande progetto comunale di riqualifica, il Nouvelle Belle Époque), a 122 anni dalla nascita. Inaugurato nel 1902, otto anni più tardi all’allora Teatro di Locarno fu aggiunto il Casinò Kursaal e in seguito si susseguirono diversi altri interventi: dalla trasformazione (a metà anni 50) della sala teatro in un moderno cinematografo che rispondesse alle esigenze del nuovo Festival del film, all’insediamento (nel 2003) di un casinò di tipo B (anticipato nel 1992 dall’introduzione delle slot-machines), passando per la riorganizzazione degli spazi interni e il rifacimento di finiture e arredi della sala teatro.

Opere diverse eseguite anche in epoche e con architetture diverse, che portano oggi alla necessità di un restyling quasi completo, seppur senza cancellarne la storia ultracentenaria. Ecco quindi che tra i punti cardine del progetto vi sono la salvaguardia dell’involucro del teatro originale (così come tra l’altro richiesto dal Piano regolatore), così come la riorganizzazione degli spazi del Casinò (oggi gestiti, attraverso la Casinò Locarno Sa, dalla Stadtcasino Baden Ag e che indicativamente occuperanno la parte est del piano terra più un nuovo piano interrato, con accesso diretto dall’autosilo sotto Largo Zorzi); lo spostamento dell’attuale ristorante con un nuovo volume sulla terrazza est al primo piano; l’abbattimento del foyer provvisorio creato negli anni 90; la creazione di nuovi uffici per la Kursaal Locarno e l’Associazione Amici del Teatro, nonché di un nuovo sportello, fronte Largo Zorzi, dell’ente turistico regionale.

Candidature (21 in totale) da Ticino, Svizzera interna e anche dall’estero

Indicazioni queste contenute nel bando di concorso approntato, su commissione della Kursaal Locarno Sa – società detenuta a maggioranza dalla Città, che nel 2022 aveva rilevato le azioni dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli –, da un gruppo di specialisti coordinati proprio dallo studio Bardelli Architetti associati di Locarno. Apertosi lo scorso giugno, il concorso si è chiuso nelle scorse settimane e le candidature sono passate al vaglio di una giuria presieduta dall’ex sindaco locarnese Alain Scherrer (presidente della Kursaal Locarno Sa) e composta dal suo ex collega di Municipio Davide Giovannacci (vicepresidente), da Hubertus Thonhauser (rappresentante della Casinò Locarno Sa) e dagli architetti Martin Bösch di Zurigo, Raffaele Cavadini di Muralto, Federica Colombo di Lugano ed Eloisa Vacchini di Locarno.

«Ogni team interdisciplinare doveva essere composto almeno da un architetto, un ingegnere civile e uno specialista di teatro e cinema e per ogni componente del gruppo doveva essere presentata una referenza di idoneità (nello specifico la realizzazione di un intervento complesso di ristrutturazione di un edificio possibilmente pubblico e con contenuti analoghi) e tre oggetti realizzati nel tempo – ricorda Michele Bardelli –. Sulla base di quanto presentato, dei ventun team che si sono fatti avanti la giuria ne ha selezionati undici, che avranno tempo fino al 20 dicembre per presentare i propri progetti».

Tra di essi evidentemente sodalizi indigeni, ma non solo… «Abbiamo ricevuto anche parecchie candidature da fuori Ticino, dalla Svizzera interna così come dall’estero, in particolare Spagna e Germania». Un interesse internazionale «che fa piacere» e che lascia ben sperare, a maggior ragione visto che tra i team selezionati vi sono anche «nomi importanti» della scena nazionale e internazionale. Nomi che però non avranno un peso nella scelta della giuria (che si riunirà in febbraio), visto che «i progetti verranno consegnati e giudicati in forma anonima».

Quel che è certo è che per vincere una proposta dovrà avere tra i suoi atout un’elevata «qualità architettonica, la capacità di abbinare una parte nuova all’edificio storico esistente e la funzionalità dei contenuti, sia all’interno del teatro sia del casinò».

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