Sono in corso gli approfondimenti supplementari per valutare la stabilità dell’arcata lato Cevio, sebbene anche il fondale di quest'ultima sia stato eroso
Per oltre un mese – ovvero dall'alluvione che nella notte fra il 29 e il 30 giugno ha colpito l'Alta Vallemaggia – l'immagine (impressa in innumerevoli foto e video) del ponte di Visletto si è presentata così: per metà sprofondato su se stesso. Ora però qualcosa è cambiato. Infatti, il Dipartimento del territorio ha comunicato che si è proceduto alla demolizione controllata della campata centrale della struttura.
La distruzione, come spiegato dalle stesse autorità, è stata necessaria, sebbene l'importanza culturale e storica del manufatto. Quest’ultima si è conclusa venerdì (9 agosto), dopo che i lavori erano stati parzialmente sospesi per dare precedenza alla costruzione del ponte provvisorio e al ripristino della viabilità in Alta Vallemaggia.
A seguito delle perizie allestite da specialisti esterni è stato deciso di rimuovere, in modo prioritario e per questioni di sicurezza, la campata centrale e quella lato Visletto già crollata nel fiume Maggia. Le analisi hanno infatti evidenziato che i detriti caduti in alveo potrebbero cambiare il corso del fiume nei pressi della passerella ciclopedonale a valle andando a sollecitare ulteriormente le sue pile rispetto a quanto già avvenuto durante l’evento di fine giugno.
Sono in corso degli approfondimenti supplementari per valutare la stabilità dell’arcata lato Cevio e della pila nonostante le prime analisi indichino che quest’ultima sia compromessa dalle erosioni del fondale. Si sta inoltre procedendo al recupero e allo stoccaggio delle pietre delle arcate per un loro riutilizzo nell’ambito delle prossime opere di ricostruzione e valorizzazione del sito.