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‘Una tragica fatalità, anche per l’alpinista più esperto’

Mattia Soldati della Società escursionistica verzaschese ha raggiunto il gruppo sconvolto dopo la morte di un partecipante al trekking sulla Via Alta

Il recupero della salma
(Rescue Media)
24 luglio 2024
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«Un incidente di montagna, una tragica fatalità che avrebbe potuto accadere al migliore e al più esperto degli alpinisti». Mattia Soldati, portavoce della Società escursionistica verzaschese, organizzatrice da più di vent'anni del trekking sull'Alta Via, che viene puntualmente riportato nel Programma annuale Sev con guide soci volontari, è affranto dopo la notizia martedì della caduta fatale di un partecipante, un sessantenne del Bellinzonese.

«Per gli evidenti problemi di ricezione telefonica – ci spiega – ho potuto avere solo una breve telefonata di due minuti con un membro del gruppo che si trova ancora in alta quota, nei pressi della capanna Cornavosa, il capo colonna di soccorso di Locarno, Andres Maggini. Sono tutti molto scossi e sconvolti, per una incredibile, lo ripeto, fatalità. Attualmente, dunque, abbiamo ancora informazioni frammentarie. Siamo molto addolorati come Sev e vicini alla famiglia della vittima e agli organizzatori della Via Alta, colpiti così tragicamente».

La vittima pare, infatti, avesse una buonissima esperienza di arrampicata e che conoscesse altrettanto bene quei luoghi e quelle montagne, tanto che sarebbe stata questa la sua terza volta lungo il cammino della Via Alta della Verzasca.

‘Era molto preparato, andava spesso in montagna’

Residente a Giubiasco, padre di due figli, ingegnere meccanico di formazione, da tempo il 60enne deceduto era socio dell’Utoe Bellinzona. Considerato nell’ambiente un alpinista esperto, era solito organizzare gite per conto dell'Utoe. Ha preso parte all’escursione proposta dalla Sev in qualità di partecipante. «Non faceva parte del comitato, ma era membro del gruppo gite in qualità di guida; inoltre ci aiutava nel periodo dell’apertura delle nostre capanne – spiega il presidente dell’Utoe Bellinzona Giorgio Riberi, evidentemente ancora molto scosso per la tragica notizia –. Viene a mancare una bella persona, schietta, solare, con cui si poteva parlare di tutto. Andava spesso in montagna ed era molto preparato. Il dispiacere è grandissimo».