Ieri al Parco della Pace di Locarno la commemorazione dell'eccidio del popolo assiro suryoye nel 1915
È stata commemorata ieri al Parco della Pace di Locarno, dove si trova un monumento in ricordo dei fatti del 1915, la giornata della memoria del genocidio “Seyfo” degli assiro-suryoye (Mesopotamia, sud-est della Turchia, nord della Siria e dell’Iraq), organizzata per l’associazione Seyfo Center Svizzera da Yasar Ravi (presidente) e Aminoel Akbas. Un evento significativo e di grande emozione per tutti i partecipanti, con posa della corona in ricordo dei martiri.
Di fronte a molte persone, tra cui tanti giovani, hanno preso la parola Michele Guerra, primo cittadino del Canton Ticino in quanto presidente del Gran Consiglio, a cui hanno fatto seguito il sindaco di Locarno Nicola Pini, il consigliere di stato Raffaele De Rosa, il consigliere nazionale Giorgio Fonio, Touma Denho e lo stesso Ravi. Tutti i relatori hanno ricordato con commozione le crudeltà e le atrocità commesse in questo periodo buio della storia nei confronti del popolo assiro suryoye, degli armeni, dei greci del Ponto, da parte del movimento dei giovani turchi, sotto l’Egidio dell’impero ottomano, e da parte di curdi.
Una tragedia che viene descritta dagli storici come il genocidio dimenticato: se ne parla poco, si conosce poco ed è riconosciuto da poche nazioni (attualmente da Svezia, Olanda, Repubblica Ceca, Austria, Armenia, Città del Vaticano, Lussemburgo, Germania, Francia e alcune altre). Non ancora in Svizzera, dove sono però stati presentati diversi atti parlamentari per discutere della sorte degli assiri e la speranza è di arrivare in tempi brevi al riconoscimento ufficiale, anche grazie al lavoro di Seyfo Center Svizzera, che sta preparando la documentazione da presentare al parlamento nazionale.