Locarno

Per non dimenticare il genocidio del popolo assiro

Sabato al Parco della Pace un momento commemorativo in memoria dell'eccidio del 1915. Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni locali e cantonali

19 giugno 2024
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In occasione della ricorrenza della commemorazione del genocidio del popolo assiro (in siriaco suryoye), popolo originario di Mesopotamia, Sud-est della Turchia, Nord della Siria e dell’Iraq, perpetrato durante la Prima Guerra Mondiale per mano dell'Impero Ottomano (l'esatto numero delle vittime non è conosciuto, tuttavia si può stimare che nel corso del 1915 furono sterminati oltre 700'000 cristiani di etnia assira), sabato 22 giugno, alle 18, al Parco della Pace a Locarno la comunità assira si raccoglierà ai piedi del monumento presente per ricordare le vittime di quella tragedia, ai più oggi ancora sconosciuta. Accogliendo quest'opera scultorea, Locarno ha nuovamente saputo dimostrare che è una città internazionale con un ruolo fondamentale per la Pace mondiale così come già avvenne in passato, col Trattato di Locarno, si legge nella nota stampa. Il programma prevede alle 18 l'inizio della cerimonia, con la posa di una corona alla memoria delle vittime. Prenderanno in seguito la parola Nicola Pini, sindaco di Locarno e già presidente del Gran Consiglio; Raffaele De Rosa, Consigliere di Stato, Michele Guerra, presidente del Parlamento, Fabio Regazzi, consigliere agli Stati, Giorgio Fonio, consigliere Nazionale e Yasar Ravi, già membro del parlamento ticinese nonché presidente di Seyfo Center Svizzera. Al termine è previsto un aperitivo. Alla cerimonia saranno esposti i dipinti dell'artista Hanibal Wakji.

Un massacro dimenticato e non da tutti i governi riconosciuto

Pochi, come detto, conoscono oggi questo triste capitolo della storia. Solo dopo gli anni 2000 con l'organizzarsi della comunità assira in diaspora (in Europa, negli Usa, in Australia e altrove) si è cominciato a parlare di questo brutale massacro. In Svezia, Germania e Francia il parlamento ha riconosciuto il Genocidio mentre in Svizzera sono stati presentati diversi atti parlamentari per discutere della sorte degli assiri. A livello cantonale con l’istituzione della Giornata della Memoria nel 2005 (su proposta dell'allora granconsigliere Ravi) in ricordo delle vittime e dei popoli oppressi, discriminati o che hanno perso la vita in ragione del loro pensiero, della loro etnia, religione, razza, origine, del loro sesso o per altre ragioni discriminatorie inammissibili in uno Stato democratico moderno, si è riconosciuta nei confronti degli assiri la perpetrazione di un vero e proprio genocidio. Questi ultimi sono fiduciosi che in tempi brevi si possa arrivare all’ufficiale riconoscimento, da parte della Svizzera, della tragedia in quanto sarebbe un errore storico dimenticare l'accaduto. Purtroppo, – conclude la nota stampa – nonostante siano trascorsi oltre 100 anni da quell'eccidio, la storia viene a ripetersi. Infatti, gli assiri stanno ancora subendo nel noto conflitto siriano un vero e proprio massacro, questa volta a opera dei guerriglieri dello Stato Islamico.

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