Oltre 270 ragazzi fra i 14 e i 20 anni, intervistati dai coetanei, hanno espresso indicazioni e desideri che la Città dovrà fare suoi
Avviare un dialogo e mettere in atto le azioni necessarie per migliorare la qualità della vita delle giovani generazioni nel Locarnese. Sono i due grandi obiettivi alla base di “LoGiiCo” (acronimo di Locarnese Giovani Insieme Costruiamola), iniziativa di ricerca partecipata dedicata al benessere e alle opportunità di vita dei giovani nella regione. Iniziativa i cui risultati sono stati presentati mercoledì sera al Cpt/Spai (ma prima ancora al suo Municipio dalla capadicastero Socialità, Giovani e Cultura, Nancy Lunghi).
Il progetto è sostenuto dalla Città di Locarno con il supporto di Radix Svizzera italiana e della Prossimità del Locarnese ed è stato sviluppato nel contesto del programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione dei bambini e giovani (0-25 anni) 2021-2024. Elemento più importante ancora: è stato portato avanti da un gruppo di ragazze e ragazzi del Locarnese fra i 16 e i 20 anni, che ha intervistato oltre 270 coetanei per tastarne il polso, sondarne le frustrazioni, capirne le esigenze, indagarne le condizioni di vita e i sogni. Gli intervistati, tutti fra i 14 e i 20 anni, sono per due terzi studenti (l'altro terzo lavora), quindi il campione non è scientificamente rappresentativo, ma si è dimostrato in grado di delineare bene alcune tendenze.
Il grande valore aggiunto della ricerca sta nel suo approccio: quello della ricerca tra pari, coinvolgendo cioè i giovani stessi come ricercatori. Ciò ha permesso di ottenere una visione autentica e diretta delle loro esperienze quotidiane. Nel concreto, il progetto ha appunto coinvolto un gruppo di giovani ricercatrici e ricercatori, che ha condotto interviste con coetanei e altri giovani della comunità, raccogliendo dati significativi sui temi del benessere, della sicurezza, del divertimento e della partecipazione alla vita sociale e culturale del territorio.
Le risposte uscite dalle interviste possono essere tematizzate sotto alcuni grandi capitoli. Quello riguardante il benessere generale dei giovani indica che la maggior parte di essi si sente bene nel Locarnese, riconoscendo il territorio come un luogo sicuro e divertente. Tuttavia, una percentuale significativa lamenta la mancanza di opportunità e di spazi dedicati. Passando a “partecipazione e ascolto” salta all'occhio un dato incontrovertibile: solo il 2% dei giovani dice di sentirsi veramente ascoltato dal Comune; ciò evidenzia evidentemente una forte disconnessione tra le istituzioni e le nuove generazioni. Molti giovani esprimono insomma il sacrosanto desiderio di essere maggiormente coinvolti nelle decisioni che li riguardano.
C'è, poi, il grande tema dell'utilizzo degli spazi pubblici. Ebbene, il 71% dei giovani si sente libero di utilizzarli, anche se un non sottovalutabile 47% ha riportato episodi in cui è stato allontanato. Gli spazi maggiormente frequentati includono Piazza Grande, il lago e la Rotoda. Se invitati a formulare delle proposte per il futuro, le principali richieste dei ragazzi riguardano l’apertura di nuovi spazi di aggregazione, un maggiore coinvolgimento nelle decisioni e un miglioramento dei trasporti pubblici.
Sono emerse anche la necessità di proporre eventi più orientati ai giovani e di mostrare una maggiore tolleranza e un migliore ascolto da parte degli adulti. Tutti aspetti sottolineati, durante la presentazione, da Marco Coppola, vicedirettore di Radix Svizzera italiana, che aveva seguito i giovani durante la ricerca unitamente a Vincenza Guarnaccia e a Loredana Guscetti, operatrice di Prossimità del Locarnese.
In base ai risultati ottenuti, il progetto delinea diversi percorsi di lavoro, tra cui lo sviluppo di una strategia a lungo termine per i giovani, che preveda la partecipazione attiva dei giovani stessi nelle decisioni. Ma anche la necessità di sensibilizzare gli adulti e l’amministrazione comunale sui temi dell’adolescenza e delle necessità giovanili, superando stereotipi e pregiudizi. Così come la necessità di rivedere l’organizzazione degli spazi pubblici per renderli più accessibili e adatti ai ragazzi.
Stando a quanto affermato da Nancy Lunghi, «il Municipio è consapevole che le proposte di “LoGiiCo” rappresentano un passo importante verso la costruzione di una comunità più inclusiva e attenta ai bisogni dei giovani. Per questo il Municipio intende integrarle nel processo di ricertificazione Unicef “Comune amico dei bambini” quali nuovi assi strategici del piano d’azione 2025-2029, cercando dunque di dare delle risposte concrete ai bisogni emersi già durante l’attuale legislatura».
Maggiori informazioni sul progetto si possono trovare sulla pagina che la Città di Locarno dedica al progetto e che è raggiungibile all’indirizzo: www.locarno.ch/logiico.