Dopo sei anni di pausa, il Premio Losone è tornato a incentivare alla lettura gli allievi di quinta elementare trasformandoli in critici letterari
“Generoso” di Nicola Cinquetti (ed. Lapis) è il libro che si è aggiudicato il Premio Losone 2024, ma a ben vedere i veri vincitori sono i circa 120 ragazzi e ragazze di quinta elementare che grazie alla… generosa passione di chi ha voluto fortemente far rinascere l’evento, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza che va oltre il semplice invito alla lettura.
«Lo scopo è sempre stato ed è ancora oggi quello di non fermarsi all’indicazione di leggere, ma di spingere allievi e docenti ad andare oltre, a esplorare più sfaccettature possibili e infine trasformarsi in critici letterari», spiegano all’unisono Angela Bariletti e Alina Vanini, ossia la “storica” bibliotecaria delle Scuole comunali di Losone (per 22 anni, fino alla pensione) e colei che ne ha preso il posto nel 2022. Una sorta di “missione” nella quale Angela si era lanciata nel 2005, anno della prima edizione del Premio Losone, ideato e organizzato insieme a due docenti di quinta elementare losonesi (tra i quali Mariarosa Fadini, che ha continuato ad offrire il suo prezioso contributo fino all’edizione attuale) e una maestra di Brissago. L’idea è maturata partecipando, in qualità di giurati, al concorso letterario per ragazzi “Premio Città di Cento (Ferrara)”… «Negli anni successivi la manifestazione era poi stata estesa ad altre scuole, in particolar modo grazie alla proficua collaborazione con le bibliotecarie di Cadenazzo, Manno e Croglio-Monteggio, raggiungendo fino a 120/130 partecipanti».
Il sogno di Angela era veder crescere ulteriormente la sua “creatura” fino ad assumere, perché no, una connotazione cantonale, ma per svariati motivi ciò non è successo e anzi, dopo parecchie edizioni di successo, il Premio Losone si è concesso una pausa dal 2017 al 2023. A toglierlo dallo scaffale e soffiargli via la polvere sono stati l’attuale bibliotecaria Alina e i docenti di quinta elementare delle sedi di Losone, Gordola, Riazzino e Brione Verzasca, coadiuvati da Angela e motivati dalla libraia Francesca Martella. «L’idea è subito stata quella di far ripartire il Premio Losone coinvolgendo Angela, anche perché per me si trattava della prima volta ed ero curiosa di conoscere nei dettagli la modalità utilizzata finora, per poi riproporne edizioni fedeli all’originale».
L’edizione 2024 ha ricalcato il collaudato format delle annate precedenti: gli allievi di quinta elementare di Losone (una sessantina suddivisi in tre classi) e quelli “ospiti” di Gordola, Riazzino e Brione Verzasca (anche circa 60 in totale) hanno ricevuto tre racconti a carattere continuato, selezionati dai docenti e dalle bibliotecarie durante l’estate. I libri, differenti per argomenti trattati e complessità di lettura, avevano in comune il tema dell’isola. Da ottobre ad aprile i ragazzi hanno poi letto la terna con l’obbligo di tenere segrete le proprie preferenze. Questo fino alla giornata finale, tenutasi nella palestra delle Scuole comunali di Losone il 19 aprile, quando oltre a partecipare a diversi giochi e attività legati ai libri in questione, gli alunni e la decina di insegnanti e collaboratori coinvolti hanno eletto – mettendo in scena le pratiche della democrazia diretta con tanto di urne ufficiali e schedina di voto – il racconto vincitore.
Da notare anche come, per favorire l’inclusività, dei tre libri è stata fornita anche una versione audio, che è stata appositamente registrata dalla Biblioteca Braille e del libro parlato di Unitas, con sede a Tenero… «La ripartenza del Premio Losone è stata più che positiva, per cui le premesse per proseguire ci sono tutte», concludono Alina e Angela.
A imporsi quest’anno è stato come detto “Generoso”, che con 55 preferenze ha superato gli altri due, “Awa libera tutti” di Francesco D’Adamo (ed. Il Castoro) e “Tess e la settimana più folle della mia vita” di Anna Woltz (ed. Beisler), che hanno ricevuto entrambi 38 preferenze. “Rispondere alla prepotenza con la generosità è un atto rivoluzionario a tutte le latitudini – così viene presentato il racconto vincitore –. E l’isola di Calibella sta per andare incontro a un cambiamento impensabile, grazie alle scelte miti di un custode di macchine da rottamare, Generoso di nome e di fatto”.
Da notare come anche i partecipanti al Premio Losone sono stati generosi creando la loro isola di solidarietà, con la raccolta di giochi e libri che hanno offerto in favore dell’associazione GiocaSolida di Muralto, la quale si occupa del recupero e del riciclaggio di giocattoli e di altro materiale ludico che vengono poi donati a organizzazioni, scuole d’infanzia, ospedali e orfanotrofi in Svizzera e all’estero.