Appena licenziato dal Municipio il messaggio con la Revisione del regolamento organico dei collaboratori (non più definiti ‘dipendenti’)
Non più “dipendente”, ma “collaboratore”. Sembra una banalità, ma denota un cambiamento di approccio che “vuole marcare in modo chiaro la partecipazione attiva e proattiva di tutte le persone che lavorano nell’Amministrazione comunale e che sono dedite allo svolgimento delle proprie mansioni, a prescindere dalla funzione e dalle qualifiche”. E su quest'onda il Regolamento organico dei dipendenti (acronimo: Rod) diventa Regolamento delle collaboratrici e dei collaboratori della Città di Locarno, Roc-Lo. Fra le novità di spessore ne va segnalata una: l'introduzione di un articolo che riguarda l'assunzione di disabili o con difficoltà sociali, per favorirne la reintegrazione.
Sono considerazioni liberamente tratte da una nota del Municipio di Locarno riguardante l'uscita del messaggio sulla revisione del Regolamento organico; messaggio partorito in extremis prima del rinnovo dei poteri, e che quindi verrà valutato dal prossimo Consiglio comunale. Ma già sin d'ora, mettendo in qualche modo le mani avanti, la Città parla di “un documento essenziale per la gestione delle risorse umane”, ma anche di “uno strumento al passo coi tempi, e sotto alcuni aspetti anche precursore del futuro, che recepisca le varie modifiche strutturali, istituzionali e legislative intervenute negli ultimi anni”,
Sostanzialmente, il nuovo Regolamento organico è stato allestito perseguendo l’obiettivo di poter disporre – a pieno beneficio di tutte le parti coinvolte – di uno strumento più moderno per la gestione delle risorse umane, sostiene il Municipio, “da un lato valorizzando il ruolo delle collaboratrici e dei collaboratori, dall’altro, con l’introduzione di diversi principi e norme, prevedendo modalità più snelle e adeguate alla legislazione cantonale e più in generale a disposizioni del diritto superiore per la gestione dei rapporti di lavoro nel pubblico impiego”.
Sono stati introdotti nuovi articoli che, sottolinea l'esecutivo cittadino, “attestano come il Comune si impegni per promuovere la qualità, l’efficacia e l’efficienza dei propri servizi e, a tale scopo, attui una politica del personale fondata sul conseguimento di obiettivi, valuti le prestazioni dei propri servizi, ne controlli periodicamente l’adempimento, favorendo altresì lo sviluppo professionale delle collaboratrici e dei collaboratori”. Un contesto, questo, in cui la formazione rivestirà dunque un ruolo sempre più importante.
Dal profilo della gestione delle risorse umane, ci saranno dei passi avanti. A partire, per esempio, dai congedi pagati in caso di degenza ospedaliera del neonato o per l’assistenza di un figlio con gravi problemi di salute. Ma non solo: viene anche riconosciuto un congedo in caso di aborto spontaneo o di una perdita perinatale, anticipando una soluzione in questo senso attualmente al vaglio del Consiglio federale. A completare il quadro non mancano poi articoli dedicati al lavoro a tempo parziale e, in generale, a una maggiore flessibilità (ad esempio telelavoro), nell’intento di sostenere in modo marcato la conciliabilità famiglia-lavoro, oggigiorno sempre più difficoltosa sebbene sia ormai una necessità per la maggioranza di nuclei familiari.
In questo contesto, con il Roc-Lo si mette al bando la discriminazione e si promuovono, al contrario, le pari opportunità tra collaboratrici e collaboratori. Come accennato in entrata, è infatti stato introdotto un articolo relativo alla possibilità di assumere persone con disabilità o con difficoltà sociali, a tutto vantaggio della reintegrazione. “Senza dimenticare – aggiunge il Municipio – quello relativo alla protezione della sfera personale, che contempla il rispetto della dignità e dell’integrità fisica delle collaboratrici e dei collaboratori, così come la tutela della loro personalità, segnatamente in materia di molestie psicologiche e sessuali (come per altro previsto dell’apposita Ordinanza emanata di recente dall’esecutivo)”.
Infine, il tema della politica salariale. L’allestimento del nuovo regolamento ha comportato quella che la Città giudica “una profonda e attenta analisi delle funzioni all’interno dell’Amministrazione”, e a una revisione delle classi di stipendio. In particolare, nel quadro del reclutamento di funzioni altamente qualificate, il Comune ha purtroppo dovuto constatare in questi ultimi anni palesi difficoltà per reclutare persone competenti. La nuova scala salariale tiene dunque conto di questo importante aspetto. Oltre a essere maggiormente in linea con il mercato, la nuova scala salariale estende quindi gli anni di carriera (e la relativa possibilità di beneficiare di scatti di aumento di salario) a 24 anni per tutte le classi. Mentre il modello attuale contempla scatti differenziati negli anni per le diverse funzioni.