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Settimana lavorativa più breve per i dipendenti di Monteceneri

Approvato il nuovo Regolamento per i collaboratori, per rendere più attrattivo il Comune dopo 10 dimissioni in 3 anni. La sinistra: ‘Non è abbastanza’.

Viavai importante negli ultimi anni
(Ti-Press)
28 giugno 2024
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Settimana lavorativa più corta, congedi in linea con le direttive superiori, regolamentazioni più puntuali per gli ausiliari. Questi alcuni degli aspetti principali del nuovo Regolamento organico dei collaboratori comunali (Rocc) di Monteceneri, approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale (Cc) il 18 giugno scorso. Uno strumento voluto dal Municipio per rendere il Comune un luogo di lavoro più attrattivo e contribuire a tamponare il rilevante viavai verificatosi nell’ultimo periodo: dieci dimissioni in tre anni. Un esercizio riuscito solo parzialmente, tuttavia, secondo la sinistra, che non ha votato il messaggio a causa di alcuni emendamenti che avrebbero “limitato significativamente l’impatto positivo delle proposte iniziali”, come detto dal capogruppo Marco Truaisch durante la seduta.

Un nuovo (ma esperto) segretario

«La revisione del Rocc rientra in un progetto di revisione dell’intera amministrazione comunale, che ha comportato diversi interventi fra i quali questo» ci spiega il sindaco Pietro Solcà. Il progetto è stato avviato la scorsa legislatura, quando hanno cominciato a emergere diverse problematiche: oltre alle ripetute dimissioni, un’organizzazione interna non ottimale, un clima di sfiducia, un aumento dei costi derivanti da mandati esterni, una diminuzione della qualità dei servizi alla cittadinanza. E anche la realizzazione degli obiettivi politici è stata in parte preclusa a causa delle poche risorse necessarie per darvi seguito. Pertanto, il Municipio ha dato mandato a una ditta esterna di svolgere un’analisi dell’amministrazione, che si è conclusa solo nel 2022 per via di una sospensione dovuta alla pandemia. Tra le conseguenze, l’individuazione di un nuovo segretario comunale – l’esperto Curzio Sasselli – al quale affidare la riorganizzazione dell’amministrazione, che prevede una serie di misure fra le quali la modifica del Rocc.

Seconda revisione in due anni

Rocc, che era già stato rivisto due anni fa. Come mai si è deciso di revisionarlo nuovamente dopo così poco tempo? «La versione attualmente in vigore presenta delle difficoltà di applicazione di alcune normative, dovute anche a delle contraddizioni e ad alcuni errori tecnici e formali. C’era poi l’intenzione di snellirlo. Ma l’obiettivo principale è diventare più attrattivi come datori di lavoro. Il senso dell’operazione è trovare da un lato dei benefici per i collaboratori attuali, stimolandoli ad esempio con delle responsabilità oppure favorendo la conciliabilità lavoro-famiglia. Questo, affinché stiano bene sul proprio posto di lavoro e non se ne vadano. Dall’altro lato si vuole far sì che quando si libera una posizione questa sia attrattiva per chi decide di concorrere. Quest’ultimo non è un aspetto da sottovalutare, in quanto visto che ci sono state negli ultimi anni delle difficoltà nel trovare dei profili qualificati adeguati. Garantire la continuità è di rilievo per l’efficienza dei servizi».

Gli emendamenti contestati

Questo sforzo pluriennale è sfociato nel Rocc, contestato tuttavia dalla sinistra: Alto Vedeggio Rosso Verde e Gioventù Bruciata non hanno votato il messaggio, a causa di tre emendamenti. Il primo è relativo al supplemento orario durante le festività cantonali: il Municipio aveva proposto un supplemento del 75%, in linea con quanto già previsto, ma alla fine è passato un emendamento che prevede di ridurre questi contributi al 50%. Questo, “nonostante molti Contratti collettivi di lavoro riconoscano un supplemento del 100%”, la contestazione della sinistra. Secondo aspetto: è stata stralciata la voce secondo la quale alla vigilia delle feste ufficiali il lavoro termina un’ora prima, “eliminando così una misura che avrebbe potuto offrire un piccolo ma significativo beneficio ai dipendenti”. Da ultimo, l’Esecutivo avrebbe voluto introdurre un congedo non pagato al massimo di due anni, ridotti invece a uno. “Questa misura avrebbe offerto maggiore flessibilità ai dipendenti – sostengono i contrari all’emendamento –, permettendo loro di affrontare situazioni personali o familiari senza perdere il posto di lavoro”.

“Nonostante le intenzioni positive – la posizione finale della sinistra –, gli sforzi per migliorare le condizioni di lavoro sono stati in parte vanificati. Ha prevalso la mentalità del ‘se non è permesso a me, non sarà permesso a te’, limitando così le potenzialità di attrattività e competitività del nostro Comune come datore di lavoro. Inoltre è peccato che il Municipio abbia deciso di accettare gli emendamenti. Quest’approccio ha indebolito ulteriormente le proposte originali, riducendo le possibilità di migliorare realmente le condizioni di lavoro”. È davvero così?

La replica: ‘Modifiche marginali’

«Nei mesi scorsi abbiamo avuto degli incontri con le commissioni – spiega il sindaco –: ci hanno posto numerose domande e hanno proposto diversi altri ridimensionamenti, rispetto a quelli definitivi contenuti negli emendamenti. Quelli accettati a nostro giudizio erano relativamente di poco conto, marginali. Ad esempio, per i supplementi durante i festivi, si tratta davvero di casi eccezionali. Idem per i prefestivi: sono pochi giorni all’anno. E bisogna considerare tutto il contesto, che prevede l’abbassamento delle ore lavorative da 42 a 40. In tal modo i collaboratori ‘guadagnano’ 150 ore all’anno. Se ne vengono ‘sacrificate’ 4-5 per via dei prefestivi, il bilancio globale è comunque nettamente positivo a favore dei collaboratori. Invece riteniamo che l’emendamento sui congedi sia sostanzialmente più permissivo della proposta municipale. Allo stato attuale non c’è un limite temporale. È vero, viene introdotto un limite di un anno invece dei due proposti. Ma noi avremo la facoltà di concedere delle proroghe, se necessario anche più di due anni».

Aumentati anche gli stipendi

Ritenete dunque di essere riusciti nell’intento di diventare un datore di lavoro più attrattivo, anche nel confronto con altri Comuni vicini e di dimensioni simili? «Assolutamente sì. Riteniamo che le condizioni lavorative diventeranno decisamente più interessanti. È vero che per due aspetti c’è un leggero peggioramento. Ma nel complesso questo nuovo Rocc rappresenta sicuramente un miglioramento di rilievo, nonostante gli emendamenti». E quando è prevista l’entrata in vigore? «Sperando che vada a buon fine l’iter ricorsuale e che la Sezione enti locali del Dipartimento delle istituzioni lo approvi (ma ha già dato un preavviso positivo, ndr), dal 1° gennaio del 2025». Tuttavia, sottolinea infine Solcà, dei miglioramenti concreti si sono già visti in diversi aspetti ancor prima dell’adozione del nuovo Rocc. «Nell’ultimo anno e mezzo non ci sono state partenze e questo riteniamo che sia merito della riorganizzazione dell’amministrazione comunale, come anche dell’adeguamento degli stipendi alla scala cantonale. Finalmente abbiamo l’organigramma completo e l’ambiente di lavoro è migliorato».