laR+ Valle Verzasca

Quando il nome del Ponte (dei Salti) è un invito ai temerari

Infortuni in acqua, la casistica parla chiaro. E intanto cambio al vertice del Gruppo Sub: al presidente Nicola Sussigan subentra Diego Regazzi

11 marzo 2024
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Non fare il bagno nel fiume dove la corrente è molto forte e c’è il rischio di essere trascinati via o inghiottiti dai mulinelli. Un consiglio che è un leitmotiv e che ritorna, estate dopo estate, negli incantevoli corsi d’acqua delle valli del Ticino, meta ambita da migliaia di bagnanti, molti dei quali non pratici dei luoghi e incuranti dei rischi che si nascondono sotto la superficie apparentemente calma di acque limpide e fresche. Un pericolo incombente che tiene attivo chi si occupa di ricerca e salvataggio come gli uomini del Gruppo Sub Verzasca che nel 2025 festeggerà il 50esimo dalla sua costituzione; volontari esperti di soccorso fluviale e montano che con i loro omologhi delle serie televisive lifeguard hanno ben poco da spartire, se non l’essenza prima della loro missione. Diversi sono ovviamente i contesti, le attrezzature impiegate, le tecniche. È un settore nel quale l’improvvisazione va assolutamente lasciata da parte e dove la collaborazione con altri partner del soccorso (Salva, Rega, Polizia lacuale, Soccorso alpino) è importantissima per la riuscita delle missioni.

Venerdì 1°marzo, a Lavertezzo, si è tenuta l’assemblea del Gruppo Sub Verzasca; seduta ben frequentata anche dai rappresentanti di altre realtà strettamente legate (Anna Nizzola, presidente Commissione acque sicure, Maurizio Vitali, presidente della Società svizzera di salvataggio regione Sud, Etienne Jacot, presidente Federazione svizzera sport subacquei regione Ticino, Leo Troiano, vicepresidente Cmas Swiss diving, Steve Mattei, presidente Salvataggio Sub Ascona, Andres Maggini, Capo Colonna sezione di Locarno, Claudio Scettrini, in rappresentanza del Comune di Verzasca). Nel corso dell’incontro vi è stato l’avvicendamento alla guida del Gruppo Sub Verzasca, con l’uscita di scena dopo 11 anni di Nicola Sussigan e la nomina del suo sostituto, Diego Regazzi. Da notare pure la partenza di Alain Bacciarini dopo una quindicina d’anni in seno al comitato. Il nuovo comitato è ora composto da Diego Regazzi, Paolo Pigazzini, Giorgio Manni, Andres Maggini e Marcel Glanz.

Dalle Maldive di Milano ai tuffi sconsigliati

‘Approdato’ a Lavertezzo alla testa del Gruppo 11 anni fa, Sussigan, sommozzatore della Polizia lacuale e, a quei tempi, pure presidente della Salvataggio Sub Ascona, ricorda con piacere questa sua arricchente (sia dal profilo umano, sia professionale) esperienza: «Per 4 anni ho svolto contemporaneamente il duplice ruolo di presidente dei due sodalizi, poi mi sono concentrato sul Gruppo verzaschese. Sono stati anni di grandi cambiamenti; se pensiamo alle migliorie alla sede e all’equipaggiamento, alle collaborazioni che in quegli anni si andavano vieppiù intensificando con i partner del soccorso. Molto è stato fatto anche nell’ambito della prevenzione, sebbene rimanga da risolvere uno dei problemi ancora latenti, quello dei tuffi dal Ponte dei Salti. Impossibile proibirli, dal momento che le acque e le rive sono di tutti e che i divieti impongono anche misure di sorveglianza che non possiamo assicurare per ovvie ragioni. Bisognerà comunque insistere nell’ambito della prevenzione, perché la casistica degli infortuni parla chiaro: i tuffi sono, oggi, all’origine della maggior parte degli infortuni. Con i pattugliatori della Commissione acque sicure si sta facendo comunque molto».

Il lavoro, in Verzasca, per chi deve garantire la sicurezza in acqua non manca. Non ha dato certo una mano, qualche anno fa, la famosa campagna lanciata sui social delle ‘Maldive di Milano’, che ha portato migliaia di turisti lombardi lungo le rive della Verzasca durante la bella stagione.

«Il suo effetto si è attenuato, ma purtroppo il problema maggiore che questo richiamo di massa ha portato al territorio è legato soprattutto al traffico e ai rifiuti che i visitatori poco rispettosi dell'ambiente hanno lasciato lungo le rive e nei prati».

Che bilancio porta a casa da questo decennio di presidenza?

«Sono stati anni di grandi soddisfazioni, gratificanti non solo perché aiuti persone in difficoltà: Ho lavorato con gente stupenda, dentro e fuori il Gruppo. Perché la vita di un sodalizio è fatta sì di lavoro, impegno, dedizione ma anche di momenti di svago, di spensieratezza, di amicizia. Abbiamo tra le altre cose anche reintrodotto la festa campestre in luglio per ravvivare la vita della comunità. Non da ultimo ricordo le collaborazioni con i partner (come il SAS Sezione Locarno presieduto da Andres Maggini, pure membro del nostro Comitato), utilissime negli interventi più impegnativi».


Momenti belli e spensierati sì, ma anche funestati da disgrazie in acqua...

«Purtroppo sì. Vedere vite sparire inghiottite dalla corrente è sempre traumatizzante. Sono momenti che ti segnano per sempre, anche se questa è una componente del tuo lavoro».

Le coordinate storiche del salvamento fluviale in Verzasca, come detto, risalgono a mezzo secolo fa...

«Nato nel 1975 su iniziative di gente del posto che con il salvataggio in acqua aveva poca dimestichezza, agli albori del turismo di massa, il sodalizio con l'introduzione della figura dei primi sub ha vissuto un cambiamento radicale. Mezzo secolo dopo siamo in grado di offrire ai nostri soci una formazione subacquea di prim'ordine in quest'ambito grazie alla collaborazione dei vari sodalizi. Non si smette mai di imparare e di apprendere nuove tecniche e protocolli d’intervento, è un ambiente dinamico e in continua evoluzione. Lancio un appello a eventuali giovani interessati a volerci raggiungere. Non sono richieste doti particolari, se non l'amore per il territorio, il piacere di far parte di un team e la capacità di fare squadra».

Gli obiettivi del nuovo corso

Un compito, quello di guidare questi ‘angeli dell’acqua’, che competerà, d’ora in avanti, a Diego Regazzi. Classe 1967, segue la Sub Verzasca dal 2009 ed è membro di comitato dal 2016. Nel 2011 inizia la sua carriera quale sub ottenendo il primo brevetto D1 CMAS, si appassiona alla subacquea fino a ottenere il brevetto D3 nel 2015. Nel corso dell’assemblea del Gruppo Sub Verzasca del 2023 ha ottenuto il brevetto D4 per l’impegno dimostrato in seno al comitato e alla Società. Le sue numerose immersioni gli hanno sempre regalato scoperte spettacolari, dimostrando che solo immergendosi in queste stupende acque si può apprezzarne la bellezza. Sotto la sua guida, ci si concentrerà su alcuni punti: «promuovere pratiche di immersione rispettose dell’ambiente, al fine di preservare l’ecosistema acquatico. Attrarre nuovi appassionati alle immersioni in valle, ampliando la ‘famiglia’ e condividendo la bellezza unica delle acque ticinesi. Proseguire nell’organizzazione di battesimi e corsi per la formazione di nuovi subacquei, come pure di manifestazioni, attività ed eventi per i soci e per tutta la comunità. Inoltre, per far fronte ai numerosi infortuni e alle richieste di aiuto, garantire un picchetto estivo, con la presenza di due persone, nei fine settimana e festivi, da metà giugno a metà agosto. Per prepararci ad affrontare queste situazioni, teniamo aggiornati i nostri soci con momenti formativi, svolgendo delle esercitazioni sanitarie e interventi tecnici sul fiume, lavorando a stretto contatto con il soccorso alpino del CAS Locarno per poter offrire un primo aiuto e sostegno tecnico fino all’arrivo dei soccorritori professionisti. Siamo pronti a qualsiasi situazione».