Locarno

Non sarà la Bardot, ma è un ‘BB’ che può far girar la testa

Lega dei Ticinesi-Udc/Svp-Indipendenti: in lista per il Municipio l'uscente Buzzini, Bäriswyl e un terzo nome di peso: Andrea Giudici

I 7 aspiranti della destra al Municipio di Locarno
22 gennaio 2024
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Una poltrona, o addirittura due, per tre candidati forti. È la situazione in casa di Lega dei Ticinesi-Udc/Svp-Indipendenti a Locarno, che in lista per il Municipio piazzano un doppio “BB” – il leghista Bruno Buzzini e l'esponente Udc Bruno Bäriswyl – più un nome in grado di fare la differenza come il granconsigliere Andrea Giudici.

È proprio quella riguardante l'ex candidato al Municipio Plr, la notizia più significativa dalla destra locarnese. Giudici, già “promesso sposo” di Lega-Udc prima delle elezioni differite del ’21, ha finalmente deciso di guadare il fiume delle incertezze per tentare il grande salto nell'esecutivo di Palazzo Marcacci. Potenzialmente, potrebbe addirittura insidiare l'uscente Bruno Buzzini, il cui futuro ruolo in Municipio, qualora fosse rieletto, sarebbe quello dell'uomo con maggior esperienza, viste le uscite eccellenti dagli altri partiti.

‘Una lista di qualità, non di quantità’

Unitamente a Buzzini, Bäriswyl e Giudici, la lista della destra per il Municipio accoglie Mariana Ballanti (Udc), economista Usi, consigliera comunale in carica; Valérie Camponovo (Lega), estetista e stylist indipendente e assistente di studio legale, anche lei consigliera comunale in carica e vicepresidente del legislativo; Frano Dragun (Udc), docente di scuola elementare, al momento consulente assicurativo; e Kevin Pidò (Lega), manager in logistica, pure già presente fra i banchi del Consiglio comunale. Consiglio comunale cui complessivamente, fra candidati anche al Municipio e non, aspirano in 25. «La scelta di fermarci lì – ha commentato Buzzini – è dettata dalla volontà di presentare una lista di qualità, più che di mera quantità, e che sia ampiamente rappresentativa sia socialmente, sia dei quartieri di Locarno».

La bella addormentata

In occasione di un incontro con la stampa, i rappresentanti di lista hanno chiarito le circostanze del “matrimonio” fra i due fronti della destra locarnese. Bäriswyl, in particolare, ha riconosciuto che non era estranea all'Udc l'idea (piuttosto ricorrente, peraltro) di correre da sola, «visto anche il vento in poppa di questo momento». Idea che però è stata scartata in una valutazione autonoma sezionale, considerando che il buon lavoro d'assieme svolto con la Lega dei Ticinesi «potrà portare all'elezione di due municipali e all'aumento della nostra forza in Consiglio comunale». La prospettiva personale del consigliere comunale e capogruppo Udc è quella di «picchiare duro per una Locarno che la smetta di essere la bella addormentata e punti su nuovi investimenti che vadano oltre quelli già previsti dai Piani di agglomerato».

Si sono anche toccati gli argomenti programmatici. Fra i più importanti – come sottolineato da più parti – vi sono il risanamento delle finanze e le aggregazioni. «Purtroppo sempre più il Cantone ribalta gli oneri sui Comuni, il che determina sempre meno autonomia. E andrà ancora peggio con la riforma fiscale – ha detto Buzzini –. Per questo è necessario che Locarno si faccia interprete di un malumore generalizzato all'interno dell'Associazione dei Comuni ticinesi». Buzzini ha poi, appunto, parlato di aggregazioni, rallegrandosi per l'istanza avviata con Lavertezzo e garantendo, da municipale in carica, che «siamo molto vicini ad iniziare un cammino simile con Losone». Di aggregazioni come «tema portante» ha parlato anche Pidò.

Il collegamento autostradale

Intervenendo brevemente sulle rispettive priorità, gli altri candidati hanno messo l'accento sulla necessità di aumentare le entrate fiscali (Dragun), di concentrarsi sulle piccole imprese e impegnarsi per aumentare l'accessibilità alle rive per i disabili (Camponovo) e di collegamento autostradale. In merito a quest'ultimo tema, Giudici ha affermato che «va risolto, non abbandonato. Bisogna farsi sentire sia a Bellinzona, sia a Berna, come fatto con successo per quanto riguarda la galleria Moscia-Acapulco ad Ascona».