Terre di Pedemonte

Campo sportivo ai Gabi e posteggio Pozzo, riecco la variante

Bocciata nel giugno del 2022, la pianificazione specifica del comparto Saleggi/Melezza torna in pubblicazione. L'ecocentro non rientra nel discorso

10 gennaio 2024
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Rinuncia al progetto di un ecocentro comunale nella campagna di Verscio; migliorie in zona posteggio al Pozzo, a Tegna, dove la convivenza tra automobilisti e ciclisti va migliorata attraverso un piccolo cambiamento del tracciato destinato alle due ruote; non da ultimo la riconversione del campo sportivo Ai Gabi in area di svago per le famiglie per una parte, in superficie boschiva nell'altra, per ragioni di compensazione agricola. Sono questi gli aspetti salienti della proposta di modifica di Piano regolatore relativa al comparto Maggia-Melezza, sezioni di Tegna e Verscio, dal 10 gennaio in pubblicazione all'albo comunale. Un tema, quello del futuro di questa fetta di territorio pedemontano, non nuovo e sul quale si era chinato, in modo approfondito ma anche critico, il Consiglio comunale delle Terre di Pedemonte nella sua seduta del 19 dicembre 2022. Bocciando, addirittura, la variante sottopostagli dal Municipio, in barba al reiterato appello, lanciato quella sera dal municipale Omar Balli, di accogliere la trattanda per evitare il blocco, per almeno tre anni, di qualsiasi progetto di sviluppo dell'area. Non essendo stata raggiunta, quella sera, la necessaria maggioranza assoluta, dopo lunghe discussioni e innumerevoli interventi il messaggio era stato rimandato al mittente.

Due le criticità irrisolte in particolare quella sera: il futuro del campo sportivo dell’As Tegna, che la pianificazione prevedeva di ‘sacrificare’ sull’altare della compensazione forestale e l’ubicazione, ritenuta dai più alquanto infelice, del nuovo ecocentro nella campagna di Verscio. Non aveva pienamente convinto nemmeno la riorganizzazione del posteggio pubblico del Pozzo, nel comparto Saleggi, meta ambita durante la bella stagione da centinaia di bagnanti. Aspetto, quest'ultimo, che ovviamente implica anche un consistente afflusso di veicoli giornaliero. Con potenziali situazioni di pericolo per gli utenti deboli della strada, come i ciclisti, visto che nel perimetro convergono anche i fruitori della ciclopista di valenza cantonale che da Locarno conduce in Vallemaggia.

A Verscio omologare il secondo terreno da gioco

Nella variante rivista e corretta, come anticipato, spicca una differenza importante: il discorso ecocentro non è più ‘contemplato’ nel documento: la rinuncia al progetto di realizzarlo a ridosso del campo sportivo di Verscio, che per molti legislatori non avrebbe fatto altro che generare traffico nelle campagne, ha convinto l'autorità e il pianificatore incaricato ad approfondire altre ubicazioni, se del caso anche coinvolgendo nel discorso i Comuni viciniori. A tempo debito arriverà dunque una variante a sé stante per questa infrastruttura. Per quanto attiene, invece, il posteggio del Pozzo, per migliorare la coesistenza traffico motorizzato/biciclette, si è pensato di spostare il breve tratto di ciclabile sul lato opposto del parcheggio pubblico, traslando di qualche metro gli stalli adibiti alle auto.

Infine per quanto riguarda il campo da calcio, l'idea di base rimane la stessa; rinunciare al terreno da gioco di Tegna, che in parte accoglierà delle attrezzature per il tempo libero non invasive e in parte tornerà area boschiva. Contemporanamente si procederà ad accrescere la superficie utilizzabile attorno al campetto (oggi da allenamento) di Verscio, in modo da potervi insediare un secondo terreno da football con misure regolamentari.

L'As Tegna sempre senza squadra: ‘Stavolta sarà difficile salvare il campo’

«Mi aspettavo che sarebbero tornati alla carica con la questione del campo e purtroppo stavolta sarà difficile riuscire a fare qualcosa per salvarlo».

È l’amara constatazione di Marco Titocci, presidente dell’As Tegna, che solo un anno fa era riuscito, in veste di consigliere comunale (e membro della commissione del Piano regolatore), a convincere il legislativo del Comune di Terre di Pedemonte a bocciare la variante che prevedeva la scomparsa del terreno da gioco Ai Gabi. Allora però il numero uno del club aveva una squadra per cui lottare, oggi non è così. Un fuggi fuggi di giocatori e la difficoltà a reperirne altri, ha infatti costretto l'Ast dapprima a ritirare, lo scorso aprile, la sua formazione di attivi dal campionato di Quinta Lega e in seguito a non iscrivere alcuna compagine per questa stagione, arrivata ormai al giro di boa. E questo proprio nell’anno in cui la società locarnese ha raggiunto il ragguardevole traguardo degli 80 anni di attività.

Forse anche per questo, Titocci non ha ancora gettato la spugna, ma è consapevole che la missione di riuscire a presentare una squadra per la prossima stagione e garantire un futuro alla società – con o senza campo –, è quasi impossibile… «Ci stiamo provando, ma è davvero difficile in questo contesto trovare giocatori. L’incertezza legata al campo ha sicuramente un peso, ma è relativa, perché non è che ci allontanerebbero dal nostro terreno da gioco dall’oggi al domani, avremmo comunque il tempo di trovare un’alternativa, che potrebbe essere il secondo campo di Verscio».

Un’opzione quest’ultima però che, come ammette lo stesso presidente, «non so quanto senso avrebbe», tanto che l’unica vera via percorribile sembrerebbe essere la fusione con l’Us Verscio… «A maggior ragione visto che anche loro, da quel che so, sono piuttosto in difficoltà, come dimostra anche il penultimo posto nel campionato di Terza Lega. Da parte nostra c’è piena disponibilità a perlomeno discuterne, ma finora non abbiamo trovato molte porte aperte, anzi».

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