Dal 10 dicembre sono state introdotte alcune modifiche per gli utenti della ferrovia della centovallina e delle linee autobus
La seconda domenica del mese di dicembre è come ormai da tradizione sinonimo di cambio orario anche per i collegamenti delle Fart. Le principali modifiche d’orario della Ferrovia Vigezzina-Centovalli sono già state introdotte lo scorso 5 novembre, ma diverse sono le novità sul fronte delle stazioni. Le autolinee sono per contro caratterizzate da un adattamento dell’orario per garantire buone coincidenze con i collegamenti ferroviari. Il collegamento ferroviario che unisce Locarno a Domodossola, che ha recentemente compiuto i suoi primi 100 anni di esistenza, presenta quale novità l’introduzione del nuovo sistema di fermata a richiesta per gli utenti in attesa alle stazioni di Solduno, San Martino e Verscio; essi dovranno, tramite un pratico pulsante, segnalare per tempo la propria richiesta di fermata al treno in arrivo che in tal caso effettuerà la sosta. Come per la Ferrovia Vigezzina-Centovalli, anche per le autolinee Fart il cambio d’orario del 10 dicembre non prevede grandi novità. Oltre alla ridenominazione di alcune fermate, in generale a contraddistinguere questo cambiamento è l’adattamento dei tempi di percorrenza per garantire e ottimizzare le coincidenze con i collegamenti ferroviari. Per poter viaggiare sempre informati, le Fart consigliano di scaricare l’app Arcobaleno o FFS per poter beneficiare di un orario in tempo reale. L’app è uno strumento utile anche per identificare le coincidenze ottimali o per trovare, in caso di necessità, dei percorsi alternativi. Per maggiori informazioni e per consultare e scaricare gli orari delle singole linee si rimanda al sito www.fartiamo.ch.
Intanto, proprio lunedì 11 dicembre alle 18.30 alla Biblioteca cantonale di Locarno, la presentazione del volume "100 anni Centovallina" (Bellinzona, Salvioni Edizioni, 2023) che illustra le vicende passate, presenti e future della Vigezzina-Centovalli – singolare ferrovia che attraversa una frontiera, due valli, 31 gallerie, 83 ponti e 348 curve –, la cui esistenza è un’avvincente storia di persone, visioni, politica e istituzioni. Il compito di affrontare la tematica da prospettive diverse, per quanto complementari, spetta a quattro giovani autori ticinesi, incalzati dalle domande di Riccardo De Gottardi, presidente del Gruppo regionale Ticino di Espace Suisse: dal contributo storico a sfondo politico-istituzionale di Nicola Pini (Un treno attraverso la storia) a quello sociale di Mattia Dellagana (Storie di persone), dallo sguardo architettonico-paesaggistico di Matteo Inches (Profilo di un’opera pionieristica) al racconto che tematizza aspetti legati al turismo di Cecilia Brenni (Un territorio, le sue rivelazioni). Il risultato? Un bel cofanetto con un libro suddiviso in quattro fascicoli all’interno dei quali – grazie alla collaborazione con l’agenzia creativa Variante – testi, immagini, grafica e risorse multimediali dialogano tra loro per offrire al lettore un’esperienza nuova e immersiva. Introduce la serata Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali. Seguirà un aperitivo offerto.