Si è svolta sabato la serata finale del bilancio partecipato con cui il Comune di Losone ha interpellato la popolazione sulla qualità di vita residenziale
Si è tenuta giovedì 23 novembre al Centro La Torre di Losone la valutazione finale sul progetto “Bilancio partecipato della qualità di vita residenziale”, un percorso avviato nella scorsa primavera, in cui il Comune di Losone ha interpellato la sua popolazione sui temi inerenti alla qualità di vita locale e alla relativa sostenibilità. Nel corso della serata sono stati resi pubblici i risultati del sondaggio dal titolo “Come si vive a Losone?”, redatto con i ricercatori della Supsi e lanciato dal Comune la scorsa estate, a cui hanno risposto oltre un migliaio di persone. Per la soddisfazione del Municipio, è emerso che gli abitanti di Losone sono molto appagati della propria condizione di residenti nel Comune e nutrono una fiducia diffusa nell’operato delle istituzioni locali.
Alla serata sono intervenuti una settantina di partecipanti, ma tra i presenti si è osservata la scarsa presenza della fascia dai 15 ai 30 anni, che in generale non si sente particolarmente coinvolta nella vita politica del Comune. D’altra parte è stata fatta notare comunque l’ampia rappresentanza di under 35 nel Consiglio comunale di Losone, superiore alla media cantonale.
Un dato emerso dal questionario è stato inoltre un basso grado di interesse nei confronti dell’impegno civico da parte dei cittadini e delle cittadine di Losone. «Anche la scarsa affezione dei giovani nei confronti della vita politica e in generale la poca attenzione all’impegno civico, sono da leggersi come segnali della generale soddisfazione della popolazione – ha commentato il vicesindaco Fausto Fornera –. Quando tutto funziona, si sente meno la necessità di mettersi in gioco in prima persona a favore della collettività. A medio-lungo termine questa situazione può però diventare problematica, soprattutto a livello di legittimazione democratica e anche di coesione sociale, e quindi bisogna trovare nuove forme di coinvolgimento della popolazione nella gestione politica. In questo senso, il bilancio partecipato è stato un percorso virtuoso e un primo passo nella giusta direzione».
Il sindaco Ivan Catarin ha dal canto suo concluso la serata affermando che «quello che è stato fatto qui, a Losone, in questi mesi non è importante solo per il nostro Comune. Il lavoro che abbiamo svolto insieme sarà trasformato in un manuale per riportare la democrazia al centro della nostra quotidianità. Solo collaborando tutte e tutti insieme possiamo rendere i nostri Comuni, le nostre comunità dei luoghi sempre migliori in cui vivere».
In effetti il progetto pilota "Bilancio partecipato della qualità di vita residenziale", a cui il Comune di Losone ha aderito insieme a Tresa, si inserisce in un quadro più ampio chiamato “Buon Governo”, proposto dalla Sezione degli Enti Locali (Sel) del Dipartimento delle istituzioni del Canton Ticino, che mira a stimolare la partecipazione attiva alla vita sociale e politica, delle cittadine, dei cittadini e delle imprese presenti sul territorio. L’iniziativa gode del riconoscimento e del sostegno finanziario dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, attraverso il programma di incentivazione per lo sviluppo sostenibile. Al progetto hanno dato il loro fondamentale supporto anche la Supsi (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) e la ditta di consulenza ConsultaTI Sa. Partendo da quanto emerso, verrà ora preparato un manuale che sarà messo a disposizione di tutti i Comuni, in modo da permettere loro di intraprendere lo stesso tipo di esperienza.