Locarnese

Rivapiana, il nucleo del futuro alla lente della popolazione

Lunedì dalle 18 a Villa San Quirico una serata pubblica inserita nel processo partecipativo orientato a una riqualifica condivisa del territorio

3 novembre 2023
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La “nuova Rivapiana” sarà al centro di una serata pubblica prevista lunedì 6 novembre dalle 18 a Villa San Quirico. Il grande tema è quello della riqualifica del nucleo, il cui progetto è inserito nel contesto di un processo partecipativo.

Come ricorda il municipale e capodicastero Pianificazione Paolo De Giorgi, «il percorso che conduce a questa serata pubblica è iniziato nel giugno 2021 grazie a una petizione, sottoscritta da una novantina di abitanti che mostrava la propria preoccupazione per lo stato di incuria in cui versa il nucleo di Rivapiana. Preoccupazioni che sono state prontamente colte dal Municipio e che hanno dato avvio a un’analisi preliminare volta a verificare le necessità di intervento, considerate nella loro globalità e non unicamente relative alla pavimentazione e all’arredo urbano». Il riferimento di De Giorgi è in particolare alle diverse sottostrutture che andranno sostituite prima di poter procedere alla riqualifica del nucleo, ma «anche alla volontà dell'esecutivo di valutare se possa essere vantaggiosa e sostenibile l’implementazione di un progetto di teleriscaldamento o di rete anatermica, che sfrutti l’energia dell’acqua del lago».

Grazie alle valutazioni preliminari è stato possibile, a fine settembre 2022, licenziare il messaggio con la relativa richiesta del credito di progettazione (240mila) che ha permesso di conferire mandato allo studio Bartke Pedrazzini Architetti di Locarno. «Non è un caso se nel messaggio si parla di “Rivapiana di sotto e di sopra” – considera il municipale –. Infatti, sin da subito ci è parso importante sviluppare un progetto che si ponesse, fra gli altri, anche l’obiettivo di favorire la lettura di un unico nucleo e di migliorare e valorizzare i collegamenti pedonali fra i due nuclei, cogliendo pure l’opportunità della nuova fermata Tilo quale possibile elemento di ricucitura, grazie alla creazione di nuovi percorsi pedonali lungo i binari».

Inoltre, «ci è sembrato necessario pensare alle possibili proposte progettuali partendo da uno studio storico del comparto, che è tra l'altro inserito nell’Inventario federale degli insediamenti da proteggere d’importanza nazionale (Isos). Grazie all’interessante lavoro di ricerca condotto dagli architetti, durante l’incontro si potrà fare un tuffo nel passato, per poi proiettarsi nella visione futura del progetto di riqualifica, che tutti vogliamo rispettoso delle preesistenze e del contesto storico».

Per De Giorgi «l'incontro di lunedì, inserito appunto nel processo partecipativo auspicato da più parti, va inteso quale momento di condivisione di idee e di visioni sviluppate dagli architetti, e al contempo come momento di ricerca di proposte e di spunti di riflessione che saranno raccolti e valutati per diventare concreti elementi del concetto di riqualifica del nucleo».