Atm: dalla musica col computer... ai futuri De Gregori

È sempre e costantemente alla ricerca del rinnovamento, l'Accademia ticinese di musica con sede al Palagiovani di Locarno. Lo è, paradossalmente, nel momento in cui è quantomai necessario non allontanarsi troppo dalla tradizione, sia quanto a “tesoretto” di allievi iscritti ai corsi, sia dal punto di vista infrastrutturale, visti i cospicui danni riportati dal tetto dopo la grandinata di fine agosto. In più, nel contesto va inserito il “post Covid”, con tutte le implicazioni che può avere sulle nostre vite e le attività culturali.

Con lo spartito in una mano e martello e chiodi dall'altra, nelle due direzioni si muove il “patron” della scuola, Emilio Pozzi, che ricorda innanzitutto la valenza se vogliamo “storica” della scuola: ricorre infatti quest'anno il 38° anno di attività: «In una realtà locale che è cambiata moltissimo da tanti punti di vista, l'Atm difende il suo posto e lo fa con 148 iscritti, un numero inferiore rispetto a qualche anno fa ma comunque ancora significativo».

Da una base imprescindibile come il rinnovato riconoscimento cantonale da parte del Decs e della Federazione delle scuole di musica ticinesi (nonché la stabilità, da ormai 5 anni, delle tasse d'iscrizione) emergono dunque alcune novità interessanti. Le prime riguardano i corsi di canto moderno (con Omar Gueye), di “fare musica con il computer” (“Sounds like magic”, aperto a bimbi dai 7 ai 10 anni, con Giovanni Bataloni e Sabina Concari) e di dj (in collaborazione con Radio Ticino, da novembre). A loro si affianca un gradito ritorno, quello di Camila Koller, con il suo corso di “songwriter”.

Chi intenda provare a suonare uno strumento e abbia fra i 6 e i 18 anni può sfruttare, già a ottobre, un mini-corso con 3 lezioni da 30' che permettono una spolverata su pianoforte, chitarra, ukulele, basso, batteria, sax, flauto, violino e canto.

Tutte le informazioni si trovano sul sito, scrivendo a info@atmm.ch o chiamando lo 091 756 15 40.