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Lupo in cascina, ‘forse è stato attratto dal cibo per gatti’

Insolito faccia a faccia sui monti di Someo: approfittando della porta socchiusa il predatore s'intrufola in cucina. Tra paura e possibili spiegazioni

19 settembre 2023
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Faccia a faccia con un lupo, spintosi stavolta fin oltre la soglia della cascina, forse all’inseguimento di un gatto, o forse solo del suo prelibato cibo. L’inusuale faccia a faccia tra la proprietaria di un rustico e il predatore risale a giovedì di settimana scorsa ed è avvenuto sui monti di Someo, in località ‘Lavudom’, a circa duemila metri di quota. Un monte caratterizzato da diverse baite e da prati sfalciati, in quei giorni abitato solo da una coppia della regione. A raccontarci l’accaduto è il compagno della proprietaria: «Era circa mezzanotte quando abbiamo udito provenire strani rumori dalla cucina. Convinta si trattasse del nostro gatto, la mia amica si è munita di una torcia ed è andata a controllare cosa stesse combinando. Siamo soliti lasciare la porta d’entrata della baita socchiusa, in modo che il micio possa entrare e uscire liberamente, di giorno come di notte quando va a caccia. A un certo punto ho sentito la mia compagna gridare spaventata. Mi sono precipitato a vedere cosa stesse succedendo e lei, terrorizzata, mi ha detto di essersi trovata il lupo a pochi passi; era lì tra la stufa e il mobiletto, nel bel mezzo del locale. Uno scambio di occhiate terrorizzate di una frazione di secondo che l’ha spaventata perché il predatore, prima di infilare la porta e fuggire in direzione del bosco, forse sentitosi minacciato le ha ringhiato addosso. Mi sono munito di una pila e sono uscito a vedere dove fosse fuggito. Ma si era già dileguato nella boscaglia. Certo che è stato uno spavento per tutti. Il gatto è tornato da noi solo due giorni dopo».

L’indomani, parte la segnalazione al guardiacaccia della zona. «Può sembrare strano quanto successo, perché so che il lupo teme l’uomo ma il capoufficio Caccia e pesca al quale ho raccontato l’accaduto mi ha confermato che se il selvatico è a caccia di prede (e il gatto rientra tra queste) è possibile che, incautamente, si sia spinto fin dentro casa. Il resto lo fa il cibo per gatti presente nella ciotola, che il predatore non disdegna affatto e del quale sicuramente ha annusato l’odore una volta giunto sull’uscio».

A escludere si possa essere trattato di un cane lupo, secondo l’interessato, il fatto che su quella montagna nessuno tra i proprietari di rustici possiede cani di quella stazza. Difficilmente ipotizzabile che possa essere stato un cane randagio a quelle quote e così lontano dall’abitato, nel cuore della notte. Resta il fatto che sui monti di Someo il lupo è già stato avvistato, è finito addirittura immortalato in una foto-trappola qualche anno fa. «Non vi nascondo che abbiamo preso tanta paura. Non vorrei dovermi recare in montagna armato. Si sarà sicuramente trattato di un episodio isolato ma trovarselo dentro casa vi assicuro non vi fa certo stare tranquilli».

Teme l’uomo, ma scarti da cucina e rifiuti attraggono il selvatico

Tiziano Putelli, alla guida dell’Ufficio caccia e pesca, al quale ci siamo rivolti per un parere, ritiene opportuno puntualizzare alcuni aspetti dell’accaduto: «Al riguardo non abbiamo le prove certe che si possa trattare di un lupo. Al momento della segnalazione abbiamo discusso e condiviso con l’interlocutore che non c’è stato un atteggiamento aggressivo dell’animale nei loro confronti. Si tratta comunque di una situazione anomala che richiede attenzione. I lupi sono in genere animali riservati che evitano l’uomo ma non le strutture che l’uomo edifica e abita, come ad esempio gli insediamenti, ed è per questo che abbiamo cercato di capire le cause di quanto accaduto direttamente con chi ha segnalato l’accaduto. Il fatto di aver lasciato la porta di entrata della cascina parzialmente aperta e con il cibo del gatto all’interno vicino alla stessa, potrebbe essere al momento la spiegazione più plausibile. L’aspetto più importante in questi casi è escludere che ci siano lupi che perdono il timore dell’essere umano e fare in modo che i lupi restino a debita distanza dai nuclei abitati durante le ore diurne. Vi è poi un secondo aspetto, non meno importante: quello del cibo, degli scarti da cucina, dei rifiuti organici che spesso vengono lasciati fuori casa. Essi attraggono il selvatico (cinghiali, volpi e anche lupi) come sembrerebbe essere stato anche in questo caso. Si tratta di un’abitudine che andrebbe corretta e facilmente risolvibile».

Preso atto dell’accaduto, l’Ufficio della caccia e della pesca, oltre ad aver suggerito di chiudere la porta durante la notte e di togliere qualsiasi fonte alimentare accessibile ai selvatici, intensificherà il lavoro di monitoraggio. Questo permetterà agli esperti di capire se in questa zona è presente un lupo e il suo comportamento.