La reazione del direttore di Ascona-Locarno Turismo, Fabio Bonetti: ‘Pronti a sostenere nuove iniziative, ma dovranno essere altrettanto accattivanti’
L’annuncio dello stop, dopo 18 anni, di Locarno on Ice non ha evidentemente lasciato indifferente l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, che tra l’altro è sempre stata un partner della manifestazione.
«Locarno on Ice è stato sicuramente un tassello importante per la promozione della regione nel periodo prenatalizio, in particolare per noi come Otlmv è stato molto importante a livello di comunicazione – spiega Fabio Bonetti, direttore di Ascona-Locarno Turismo –. Perché se è vero che era un grande evento più improntato, a differenza di quelli estivi, sulla realtà locale (ha segnato una generazione, molte persone, compresi i miei figli, hanno imparato a pattinare sul ghiaccio in Piazza Grande) e che da solo non riusciva a fungere da attrattore del turismo invernale, per chi già si trovava qui in vacanza nei vari alberghi o in una delle oltre 16mila residenze secondarie, rappresentava un’ottima opportunità per passare del tempo. Senza dimenticare l’appeal a livello di immagine, dato che ci permetteva di “vendere” un Locarnese vivo tutto l’anno. La scomparsa di una manifestazione del genere rappresenta quindi, per noi come organizzazione turistica regionale, un colpo non indifferente da assorbire, a maggior ragione oggi che la destagionalizzazione è uno dei nostri principali obiettivi».
In questo senso molto dipenderà da se, come e quando tale vuoto verrà colmato… «Con gli organizzatori di Locarno on Ice, che sono stati una sorta di precursori in Ticino per il tipo di evento proposto (in particolare con la pista di pattinaggio), poi replicato in altre città, avevamo un ottimo rapporto. Li abbiamo sempre sostenuti, a livello finanziario e di promozione, e avremmo continuato a farlo. Naturalmente siamo aperti a fare lo stesso anche con le eventuali nuove iniziative, ma sostituire Locarno on Ice non sarà facile. Le aspettative sono alte sia da parte della popolazione, sia degli sponsor e del settore turistico, per cui chi vorrà colmare il vuoto dovrà farlo proponendo qualcosa di almeno altrettanto accattivante di quanto proposto negli ultimi 18 anni: dovrà essere in grado di far vivere la Piazza, di portare proposte d’intrattenimento all’altezza e di esportare un’immagine viva e frizzante della regione anche durante il periodo invernale. Dalla qualità di quanto proposto, dipenderà anche il livello di coinvolgimento del nostro ente».