Un tempo importante zona di transito, oggi è una meta apprezzata da molti escursionisti, anche grazie al lavoro del Gruppo manifestazioni Indemini
Il Colle di Sant’Anna, un’incantevole radura attorniata da faggi e posta a 1'342 metri d’altezza sopra il ridente villaggio gambarognese di Indemini, fino attorno agli anni ’20 del 1900 è stato un importante luogo di transito per gli indeminesi e per gli abitanti dell’italiana Val Veddasca, come racconta Fausto Domenighetti, sindaco di Indemini fino al 2010. «Il valico di S. Anna, fino a quando non venne costruita la strada carrozzabile da parte dei Militari (1914-1918) era di vitale importanza per la gente di Indemini, infatti esso era l’unico collegamento con il resto del Ticino e della Confederazione».
Oggi per raggiungere S. Anna vi sono diversi sentieri, ben curati dai responsabili dell’Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli: partendo dall’Alpe di Neggia – un altro importante valico transitabile tutto l’anno – ci si incammina lungo il percorso che porta sul Monte Gambarogno e che transita nei pressi della nuova capanna in costruzione, raggiungendo poi l’Alpe di Cedullo, di proprietà del Patriziato di San Nazzaro, per arrivare infine all’oratorio e al rifugio sul Colle camminando per circa 2 ore e 15 minuti. Sempre da Neggia si snoda un’altra via, più corta, che passa al di sopra dei Monti di Indemini e che in un’ora e trenta raggiunge il passo di Sant’Anna. Dal versante rivolto al Verbano partono dei sentieri che un tempo erano quelli usati dagli indeminesi e che tuttora conducono numerosi escursionisti a conoscere i punti panoramici della regione del Gambarogno, come il Monte Paglione, proprio sopra il Colle di S. Anna. In circa un'ora e mezza dai Monti di Vairano o dai Monti di Gerra si può raggiungere facilmente la meta. Da Indemini vi è l’ultimo degli accessi, il più corto (circa 1 ora di cammino), ma non il meno faticoso.
Da sempre gli abitanti del paese di Indemini hanno un legame con S. Anna e l’oratorio sul Colle (chiamato anche Madonna del Monte)... «Gli indeminesi hanno sempre venerato S. Anna – spiega Domenighetti – poiché durante i loro spostamenti verso il piano, carichi di fatiche, si fermavano al piccolo Oratorio sul Colle, che ai tempi non era edificato come oggi, ma era totalmente aperto sui due lati. Ciò permetteva loro di raccogliersi in preghiera e riposarsi durante la notte e ripararsi da bufere di neve».
Questa devozione a Sant’Anna, sfociava poi in una giornata importante per gli abitanti del villaggio montano che, ogni anno il 26 luglio, salivano al Colle per un momento spirituale di ringraziamento alla Santa protettrice... «In passato si festeggiava in modo semplice, salendo in gruppo da Indemini, celebrando la Messa e portando la statua in processione attorno alla chiesetta. Questo avvenimento era sentito anche dagli abitanti di San Nazzaro e di Gerra, con quest’ultimi che trasportavano con il mulo delle bibite e del cibo in loco già allora».
Dal 1987 un gruppo di persone volenterose, tra cui lo stesso Domenighetti, hanno fondato il Gruppo manifestazioni Indemini – S. Anna, con lo scopo di «aiutare la Parrocchia di Indemini a recuperare dal degrado ormai totale l’Oratorio di S. Anna, l’adiacente rifugio e degli altri monumenti religiosi del paese, oltre che riproporre tutte quelle tradizioni che con il tempo erano andate completamente perse. Siamo convinti di esserci riusciti».
La festa di domenica 23 luglio, a testimonianza dell’attaccamento e dell’entusiasmo degli organizzatori, accoglierà come ogni anno centinaia di escursionisti. Il tutto inizierà con le risalite dell’elicottero dall’eliporto di Indemini (8.30–11 senza prenotazione). Alle 11.15 sarà celebrata la santa messa solenne, seguita dalla processione con la statua della Patrona, mentre dalle 12.30 verrà servita polenta con spezzatino o formaggio, per poi proseguire con la musica della Bandella dei Soci e l’estrazione della lotteria. Il rientro con l’elicottero sarà dalle 15.30. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “Eventi del Gambarogno”.