La sezione locale, tramite i suoi volontari, ha provveduto alla rimozione e allo smaltimento in passato in maniera non proprio conforme
Giornate di grandi pulizie, quelle dello scorso mese di maggio, per la sezione di Locarno del Club Alpino Svizzero. L'intervento che ha focalizzato gli sforzi dei partecipanti volontari in vista della riapertura della stagione escursionistica ha interessato in particolare la Capanna Alzasca, sullo spartiacque tra Onsernone e Vallemaggia. Una meta ben conosciuta per le proprie bellezze naturalistiche, con prati, sentieri e uno splendido laghetto.
Un ‘clean up’ in grande stile che è però iniziato con la sistemazione del fondo che ospita un pollaio alpino. All'ombra dei larici a pochi passi dal rifugio è infatti stato edificato un recinto che accoglie le galline del progetto “uova in quota” promosso da Brigitte e Thomas Hoffman, guardiani volontari del rifugio. Ci si è impegnati a ripulire l'area dai rifiuti nascosti tra i massi nei decenni passati, quando dopo essere stata bruciata, la spazzatura veniva interrata nell'ambiente, nascosta agli occhi dei passanti sotto pietre e terriccio.
Un lavoro promosso da Claudia Banfi, segretaria della sezione e guardiana volontaria, ed eseguito con tutto l’occorrente (guanti, sacchi e sacchetti) da volontari sotto l'occhio attento di Lorenzo Amberg, membro di comitato del Cas e responsabile tecnico della Capanna Alzasca, coadiuvati in alcune circostanze anche da ospiti della struttura sensibili al tema della conservazione dei paesaggi naturali montani. Un intervento assai faticoso, che ha portato alla luce rifiuti di ogni genere, poi separati, raccolti e portati a valle tramite l'elicottero (circa quattro quintali di materiale). Il grande pollaio è stato ripulito, messo in sicurezza, le buche sotto i massi svuotate e ricoperte da sassi e cortecce. L'azione intitolata Clean-up Alzasca, promossa e sostenuta finanziariamente dal CAS Centrale è proseguita col recupero della vecchia fossa settica del rifugio, anch'essa elitrasportata a valle. Il lavoro non è ancora concluso perché da altre zone nelle vicinanze della capanna altri rifiuti affiorano. Ci sarà dunque sicuramente una tappa successiva. La speranza è di trovare ancora volontari e finanziatori che aiutino in questo importante intervento di clean-up che con i mezzi di oggi diventa più fattibile.