Il progetto di un privato sottoposto al Municipio; sarebbe meno costoso e più veloce da realizzare. L'esecutivo ringrazia ma respinge l'offerta
Una nuova funivia che da Intragna sale a Pila (e non più a Costa, come sino ad ora) realizzata spendendo grossomodo un terzo rispetto a quella prevista dal Municipio, in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza e realizzabile in tempi contenuti. A sottoporre al parere dell’Amministrazione centovallina il progetto è Arnaldo Dillena, portavoce degli abitanti e dei proprietari di edifici nella frazione di montagna di Pila. Esperto di collegamenti via fune (ne ha promossi altri, come la funivia di Vosa), Dillena è convinto che questa sua proposta meriti la dovuta considerazione. Nella lettera al Municipio scritta per il tramite del suo legale, l’avvocato bellinzonese Tuto Rossi, si ricorda, innanzitutto, la cifra messa sul tavolo dal Cantone (con decreto legislativo del 17 ottobre 2017) di 11,7 milioni di franchi da destinare, come noto, al rifacimento delle funivie Verdasio-Rasa e Intragna-Pila-Costa. Di questo importo, 5,4 milioni andranno al primo collegamento via fune (Rasa), i rimanenti 6,3 alle cabine per Costa.
Sono passati quasi sei anni da allora (vi è stata comunque di mezzo la pandemia da Covid che ha causato notevoli ritardi), ma “non è stato battuto un chiodo!” rileva il firmatario, che aggiunge: “Il Municipio ha già fatto numerosi acquisti di materiale per la realizzazione delle funivie; non sappiamo tuttavia dove si trovi questo materiale, né a quanto ammontino le fatture”. Acquisti sui quali l’avvocato bellinzonese punta il dito, perché sarebbero la causa dell’esplosione dei costi che ha reso impossibile la realizzazione del progetto. Insomma gli 11,7 milioni di franchi non bastano. Aspetto da non trascurare affatto, dal momento che “come da messaggio, è escluso che il Cantone aggiunga altri fondi”. E se lo farà, i tempi tecnici necessari all’approvazione del messaggio in Parlamento (leggasi iter legislativo) porterebbero la realizzazione delle nuove funivie alle calende greche. “D’altra parte – prosegue la lettera – non si può stare senza funivie”. A questo punto, che fare?
“Bisogna realizzare solamente una funivia Intragna-Pila, poiché la frazione di Costa è servita da una strada; il preventivo da 2,2 milioni fatto allestire da Dillena alla stessa ditta che ha studiato e ricevuto l’appalto per conto dell’esecutivo è sicuramente attendibile e sopportabile, anche perché il capolinea dell’impianto verrebbe creato, come detto, a Pila, nel nucleo e non dove è posta ora la stazione intermedia, fuori mano. Dillena pone poi tutta una serie di domande specifiche all’esecutivo. A sapere, ad esempio, a quanto ammontano le spese sin qui sostenute; a quanto ammontano le fatture ricevute e pagate; dov’è finito il materiale ordinato e come è stato allestito il preventivo aggiornato, rispetto al messaggio. Questioni alle quali l’interessato ha preteso una risposta in tempi brevi. Risposta che, dopo ripetuti solleciti da parte dell’avvocato Tuto Rossi, è infine arrivata. In sintesi, a mo’ di premessa, l’esecutivo centovallino ricorda come i tempi dell’edilizia pubblica siano ben diversi da quelli del settore privato, dove tutto procede solitamente in maniera spedita.
Pur apprezzando gli sforzi di Dillena, il Municipio ritiene che l’idea non tenga conto degli aspetti pianificatori e che non risponda alle esigenze del trasporto pubblico; fa perciò sapere di voler proseguire per la sua strada, convinto di poter ottenere dal Cantone ulteriori 5 milioni di franchi necessari a coprire il sorpasso di spesa che la realizzazione dei due impianti via fune comporterà. Un capitolo, quest’ultimo, ancora tutto da scrivere... Convinto che dal Cantone non arriverà mai nessun fondo supplementare, Armando Dillena presenterà a breve un’iniziativa popolare che spedirà a tutti i fuochi con lo scopo di convincere il Municipio ad adottare la soluzione da lui prospettata.