Alla storica maturità svizzera affiancherà quella internazionale. Serata informativa mercoledì 26 aprile alle 20 nell’aula magna dell'istituto
Il Collegio Papio allunga il passo. In linea con la tendenza nazionale, da settembre offrirà più percorsi di maturità sotto lo stesso tetto. Con le nuove maturità internazionali linguistica e di scienze umane l’offerta liceale completa infatti quella più scientifica della storica maturità svizzera.
«Da anni le scuole private svizzere hanno iniziato ad ampliare la loro offerta formativa per far fronte a richieste sempre più differenziate – afferma il rettore del Papio, don Patrizio Foletti –. Con questo progetto, senza scostarci dalla nostra secolare tradizione, vogliamo comunque rispondere a una forte richiesta di un curriculum meno marcato sulle materie scientifiche ma maggiormente approfondito dal lato umanistico, proveniente soprattutto dall’estero».
Più concretamente, «consiste in un liceo quadriennale con due percorsi, linguistico e di scienze umane, che ha come sbocco una maturità internazionale – spiega il vicerettore Paolo Scascighini –. I due curricoli sono particolarmente approfonditi sulle loro materie specifiche, cioè italiano e lingue seconde, filosofia, scienze umane e diritto-economia. D’altro canto si accomunano per un minor peso di matematica e scienze naturali rispetto alla maturità svizzera. I diplomi conseguiti sono riconosciuti sia a livello nazionale, sia internazionale, e danno libero accesso a tutte le facoltà universitarie».
Diversamente dalla maturità svizzera, le cui direttive arrivano da Berna, quella internazionale dipende da Roma. Piani di studio, griglia oraria e modalità d’esame sono quindi differenti. Alla fine di ogni anno scolastico gli alunni dovranno sostenere gli esami di idoneità, mentre la maturità verte su esami scritti e orali delle materie d’indirizzo. «Non vogliamo creare due mondi sotto lo stesso tetto – precisa don Foletti –. Entrambi i percorsi, benché distinti e con orientamenti diversi, seguiranno le linee educative e la cultura d’istituto del Collegio».
Le previsioni parlano di una possibile forte richiesta sia dalla Svizzera sia dall’estero, grazie alla possibilità di frequentare il campus anche sette giorni su sette, un unicum svizzero. Essendo i posti limitati e nell’ottica di garantire la massima qualità dell’insegnamento, l’ammissione è vincolata al rispetto di chiari criteri.