Locarnese

Il Tennis club Locarno resiste (per ora) alla tentazione padel

In assemblea la presidente Elena Zaccheo ha sottolineato soprattutto gli ingenti investimenti effettuati sia alla Morettina, sia all'Isolino

Elena Zaccheo, presidente del Tennis club Locarno
(Ti-Press)
4 aprile 2023
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Investimenti nelle infrastrutture, migliorie nella parte gestionale e una decisione improntata alla tradizione: per ora, al Tennis club Locarno, niente padel; si continua solo con il tennis. Anche perché la transizione avvenuta altrove ha fatto diminuire i campi disponibili nel Sopraceneri, e non c’è ragione di credere che qualche scontento possa finire sui campi di Locarno.

Questi e altri temi sono stati affrontati dalla presidente Elena Zaccheo in occasione dell’assemblea del Tennis club Locarno, sodalizio uscito in qualche modo rafforzato dalle «limacciose acque della pandemia», per usare la formulazione della presidente. Durante questo periodo, infatti, è stato svolto un lavoro in profondità per migliorare le infrastrutture, portando a termine diversi lavori sia alla Morettina, sia all’Isolino. In particolare, ha elencato Zaccheo, alla Morettina è stato modificato l’accesso e grazie all’apertura automatica della porta è possibile garantire la continuità della fruizione dei campi interni anche durante la stagione estiva. L’impianto d’illuminazione – elemento non secondario in momenti di crisi energetica – è stato inoltre dotato di sensori che contribuiranno a risparmiare.

Ma è stato l’Isolino a fare la parte del leone: «È stato rifatto il tetto del “club house”, l’impianto elettrico è stato aggiornato, abbiamo posato nuove lampade meno energivore e la cucina è stata dotata di nuove, più moderne attrezzature», ha detto Zaccheo. Che si è anche rallegrata per il buon abbrivio di esperienza da parte dei nuovi gerenti.

Non è tutto: si è intervenuti anche all’esterno del “club house”, sulla terrazza resa più sicura, e il campo 5 è stato oggetto di particolari attenzioni con la realizzazione di una nuova stazione di pompaggio. Molto, per altro, rimane da fare: in particolare il rifacimento della copertura dei campi della Morettina; sempre alla Morettina, la nuova illuminazione del ristorante; e verranno posati pannelli solari sul tetto dell’Isolino («perché siamo un club sempre attento all’ambiente e alle nuove tecnologie»).

Dal punto di vista gestionale il Tc ha concluso «con successo», stando alla presidente, la riorganizzazione interna, con la nuova ripartizione dei compiti, delle competenze e delle responsabilità fra i vari collaboratori e volontari, che consentono al sodalizio di funzionare nella quotidianità. «Verificheremo l’efficienza della nuova organizzazione e, se del caso, apporteremo i necessari correttivi».