In pubblicazione la domanda di costruzione per un edificio, disegnato da Raffaele Cammarata, a ridosso delle Cinque Vie
Venticinque camere per il personale impiegato all’ospedale La Carità o per i giovani che si stanno formando nella struttura sanitaria locarnese. È pubblicata all’albo la richiesta di licenza edilizia per la costruzione di una struttura voluta dall’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) tramite il proprio Fondo di previdenza: un convitto che sorgerà sul terreno della già proprietà Mazzoni, affacciato sulle Cinque Vie.
Nello stabile, disegnato dall’architetto Raffaele Cammarata di Locarno, troveranno spazio 25 monolocali, ognuno con il proprio bagno. Alloggi moderni e confortevoli, che andranno a sostituire in parte altri alloggi, affittati in Città Vecchia, per il personale del nosocomio e per gli studenti in medicina o nelle altre professioni sanitarie che lavorano alla Carità.
L’investimento previsto per l’edificio – che sorgerà tra via Rinaldo Simen e l’ospedale, proprio al limite della Città Vecchia – ammonta a circa quattro milioni di franchi. Per seguire la conformazione del terreno, il progetto è sviluppato in lunghezza sull’asse nord sud. Come specifica la relazione tecnica allegata alla richiesta di licenza edilizia, si tratta di un rettangolo di circa 32 metri di lunghezza per 5,5 metri di larghezza. L’altezza massima sarà di 15 metri; quindi cinque piani, ciascuno con cinque camere.
La facciata sulle Cinque Vie ha lo scopo di proteggere le camere (che sono sul lato opposto della palazzina) dal rumore proveniente dalla strada fortemente trafficata. Su quel lato, all’interno si troveranno i corridoi. "Nell’intenzione di costruire un dialogo con il tessuto residenziale circostante, vengono inseriti dei marcapiani e delle vetrate ad altezza di piano, che danno al prospetto una dimensione abitativa e un aspetto che richiama il complesso ospedaliero di cui fa parte", si legge ancora nella relazione tecnica. Nella parte sud della facciata est è presente "una sequenza di quattro grandi vetrate sovrapposte in corrispondenza dell’ingresso, degli spazi comuni e dei relativi tre balconi che offrono degli spazi esterni ai vari piani, l’ultimo dei quali a doppia altezza". Sulla stessa facciata vi sono pure le finestre dei 25 monolocali.
Per lo stabile è previsto un impianto di riscaldamento/raffrescamento con pompa di calore aria/acqua e serpentine a pavimento. L’Eoc ha inoltre chiesto la realizzazione di un edificio ecologico: si è quindi optato per l’utilizzo in facciata di un rivestimento in pannelli fotovoltaici sui quattro lati. Tuttavia, per evitare di proporre una facciata tecnologica, verrà realizzata "una finitura superficiale più strutturata rispetto ai classici pannelli, con un vetro rigato color terra, che reagisce al sole nelle varie ore della giornata, dando l’idea di una facciata minerale più consona al contesto". Se la tabella di marcia sarà rispettata, lo stabile sarà pronto verso la fine del 2024.