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Trenta all’ora: la Città pioniera pensa a nuove sperimentazioni

Pendenti due mozioni. Municipio pronto ad aprire a un abbassamento della velocità in fondo a via Vallemaggia e, di notte, in via Varenna e via Franzoni

Una delle (molte) Zone 30 già introdotte in Città
(Ti-Press/Golay)
16 febbraio 2023
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«Come esecutivo riteniamo di aver fatto i compiti, nel senso che l’approccio non è quello del 30 km/h generalizzato come auspica l’Unione delle Città svizzere, ma piuttosto un 30 all’ora funzionale. Dalle valutazioni tecniche e politiche effettuate si è arrivati a inserire le Zone 30 in praticamente tutti i quartieri urbani della Città, coprendo l’80% della popolazione residente e lasciando fuori le arterie di collegamento».

Sul grande tema delle Zone 30 a Locarno, questa è la premessa generale del capodicastero Sviluppo economico e territoriale Nicola Pini, in un momento particolarmente significativo e se vogliamo "caldo", vista la presenza contemporanea, sul piatto, dell’implementazione della Zona 30 nel Quartiere Rusca-Saleggi, ma anche di una petizione che chiede l’abbassamento della velocità a 30 km/h in via Franzoni, via Varenna e via Vallemaggia, nonché di due mozioni dei Verdi ancora inevase e attualmente all’esame della commissione della Legislazione.

Gli auspici dei Verdi

La prima, presentata esattamente due anni fa da Matteo Buzzi, sottolineava i vantaggi rilevati nelle Zone 30 già esistenti; vantaggi "evidenti per tutti" e che si traducevano, già allora, con meno incidenti (soprattutto gravi), con percorsi casa-scuola più sicuri, più tutela per i pedoni e traffico più fluido. Buzzi, unitamente ai cofirmatari Pier Zanchi, Marko Antunovic e Mauro Belgeri, chiedeva di aggiungere alla Zona 30 delle Campagne anche via Vallemaggia, dall’incrocio con via R. Simen a quello con via Vigizzi. La richiesta era motivata dal fatto che su via Vallemaggia sono presenti diverse strutture di utilità pubblica come le scuole comunali di Solduno, Casa San Carlo, la chiesa di Solduno e il relativo cimitero, nonché il camposanto di Locarno, oltre ad altre strutture private di interesse pubblico come Casa Martini. "L’introduzione di una Zona 30 su via Vallemaggia permetterebbe eventualmente anche di effettuare una riorganizzazione dell’incrocio tra via Vallemaggia e via Rinaldo Simen e togliere la precedenza da via Vallemaggia, velocizzando così l’uscita dalla Città Vecchia (dove si formano spesso colonne) e l’immissione su via Simen/via Franzoni – si legge nella mozione –. Inoltre si potrebbe trasformare un tratto di via Vallemaggia davanti alla piazza di Solduno in un senso unico (ovest-est) ricavando dei parcheggi (come già si fa durante alcune manifestazioni) e mettendo a dimora qualche albero d’alto fusto".

La seconda mozione è più recente (ottobre 2021) ed è ancora opera dei Verdi, grazie a Francesca Machado-Zorrilla, Sheila Mileto e ancora Antunovic. L’idea è quella di introdurre il 30 km/h notturno (22-6) in tutte le zone residenziali della Città dove vige il limite dei 50 km/h. Lo si potrebbe fare, riflettono i consiglieri comunali, a costi contenuti. "Il limite di velocità notturna di 30 km/h è una misura che può essere attuata facilmente – notano –. L’idea non è di sistematizzarlo e imporlo sempre, ma di farlo in accordo, dove ha senso, laddove nelle zone abitate non è ancora introdotto questo limite in maniera generalizzata. La velocità notturna di 30 km/h è una nuova misura che contribuisce a posizionare Locarno come una città dinamica, moderna e progressista, conciliando la mobilità e il benessere dei suoi residenti". Aggiungono che laddove le strade sono cantonali, alla Città basterebbe chiedere a Bellinzona. Locarno, infine, chiedono i mozionanti, dovrebbe "adoperarsi nell’ambito del Piano di agglomerato del Locarnese in modo che anche i Comuni adiacenti introducano la stessa misura".

Pini: ‘Fin dove possiamo spingerci’

Proprio a proposito di queste due mozioni e delle proposte da esse veicolate, Pini nota che «la palla è nel campo del Consiglio comunale, dove dovranno tenersi le discussioni come da prassi». Discussioni, per altro, "fertilizzate" dai preavvisi già espressi dal Municipio e che ‘laRegione’ è in grado di anticipare. Dice dunque Nicola Pini che «per via Vallemaggia l’esecutivo non vede un 30 all’ora su tutta la lunghezza della strada, ma unicamente sulla tratta finale, da via Passetto a via Vigizzi, dove vi sono diverse attività e anche la piazza stessa, che è tra l’altro al centro di riflessioni pianificatorie attorno alla creazione del previsto autosilo, con la relativa riqualifica territoriale. Per quanto riguarda invece il 30 all’ora notturno, attendiamo di conoscere bene e nel dettaglio le risultanze di altri progetti che si stanno sviluppando altrove in Svizzera, ma siamo comunque disposti, se il legislativo lo vorrà, ad avviare uno studio specifico sul 30 km/h notturno sulle vie Franzoni e Varenna. Questo poiché lungo queste due arterie vi è una marcata componente residenziale, anche se in realtà la situazione dei passaggi è tutto sommato contenuta rispetto ad altre realtà, nell’ordine (dati ’20-’21) di un massimo (dato più alto) di 60 veicoli all’ora, ovverosia meno di 500 a notte».

Questo, dunque, in attesa che si concretizzino i rapporti in Legislazione sulle due mozioni pendenti, e anche che giunga a termine la petizione lanciata a inizio mese da Giorgio Ortelli, Fiorenzo Cotti e Pero Rajkovacic sotto l’egida del "Gruppo per 30 km/h". Gruppo che dunque, seppur indirettamente, ha già ricevuto alcune risposte da Palazzo Marcacci con il preavviso municipale riguardante lo studio per le "notti a 30 all’ora" almeno in via Franzoni e via Varenna. Per quest’ultima, Pini ricorda inoltre il prospettato intervento di messa in sicurezza e riqualifica di tutto l’asse stradale, misura del PaLoc2 che presto sfocerà in un messaggio municipale.

Quanto ai lavori in Legislazione, il presidente della commissione, Andrea Barzaghini, sta sul vago, ma osserva che «sono in corso gli approfondimenti del caso in relazione a entrambe le mozioni. In particolare posso dire che per quella sui 30 all’ora notturni abbiamo effettuato diverse audizioni con chi ha sperimentato altrove in Svizzera». Va poi segnalata un’altra petizione, già consegnata al Municipio, per l’introduzione di un 30 km all’ora anche su via Luini. Una proposta, questa, già condivisa dall’esecutivo cittadino, che aveva già inoltrato formale richiesta al Cantone. Sempre in tema di Zone 30 va infine ricordato che all’inizio dell’anno era entrata in funzione quella nuova nel quartiere dei Saleggi, da intendere come estensione di quella già esistente nella parte nord-est dell’adiacente quartiere Rusca, attiva e consolidata da oramai un ventennio, nonché di quella più recente introdotta durante l’estate scorsa.