Rispondendo a un’interpellanza di Plr e Verdi Liberali, l’Esecutivo ha garantito che il servizio apprezzato in particolare dagli anziani sarà mantenuto
Gordola non perderà il suo "ufficio" postale. Lo ha confermato il Municipio (nello specifico il sindaco Damiano Vignuta) rispondendo, durante l’ultimo Consiglio comunale, a un’interpellanza del gruppo Plr e Verdi Liberali sull’imminente chiusura del negozio Simpatia, che al suo interno ospitava appunto anche il servizio postale. Una chiusura dovuta al pensionamento dell’attuale (dal 2014) gerente e alla difficoltà di trovare qualcuno interessato concretamente a portare avanti l’attività, con in particolare i grandi distributori tenuti lontani dalle limitazioni a livello di metrature "standard" che devono venir rispettate e che nel caso specifico non possono essere messe a disposizione. Come però già spiegato alla Regione dal vicesindaco del comune locarnese René Grossi (tra l’altro parente dei proprietari dell’immobile), «dopo varie ricerche, siamo riusciti a trovare un possibile accordo con un panettiere che vorrebbe anche vendere alcuni altri generi di prima necessità».
Un’ipotesi questa confermata in parte anche dall’Esecutivo, che interrogato sull’eventuale necessità di attivarsi per mantenere in paese un punto di vendita alimentari, a favore soprattutto degli anziani, ha risposto che "non crediamo sia escluso che anche in futuro, nella stessa struttura, si possa trovare qualche bene di prima necessità e non abbiamo dati per credere che l’attuale clientela del negozio Simpatia sia da identificare con la fascia di popolazione più anziana (verosimilmente poche persone anziane ne usufruiscono con regolarità e come punto primario di rifornimento)". Il Municipio gordolese si è altresì detto "cosciente dell’importanza di avere dei punti vendita di prodotti alimentari, soprattutto di prima necessità" e ha fatto notare che "in paese sussistono alcuni altri piccoli commerci alimentari, anche se attivi in settori specifici quali possono essere la macelleria, la panetteria, o altri vari prodotti tipici ticinesi. Va pure considerato che alle porte di Gordola sono presenti numerosi supermercati di varia dimensione, facilmente raggiungibili e, per alcuni, ancora più prossimi alle loro abitazioni. Numerosi anziani si spostano ancora autonomamente per gli acquisti. Chi non è in grado di farlo è spesso seguito da familiari o da appositi servizi per questa finalità. Bisogna pure essere coscienti che – dopo il periodo Covid – la possibilità di ordinare dei beni beneficiando della consegna a domicilio è offerta da vari commerci".
Quanto alla questione Posta, sempre rispondendo alle domande di Plr e Verdi Liberali, Vignuta ha spiegato che il Municipio è venuto a conoscenza della prossima chiusura (prevista per fine febbraio) di negozio e ufficio postale "tramite lettera della Posta del 31.01.2023" e che "non ha intrapreso nessun passo, sia perché – considerata la tempistica di 6 mesi (inizialmente la disdetta del contratto di locazione era per il prossimo 31 giugno, ndr) – si voleva aspettare eventuali prese di contatto della Posta, sia perché il contratto per lo sportello postale è ancora in essere con l’attuale gerente del negozio Simpatia e non con i proprietari dello stabile".
Ma proprio da questi ultimi e in particolare dal citato vicesindaco è arrivata la soluzione... "La Posta desiderando mantenere una presenza fisica a Gordola ha ricercato subito un nuovo partner che fosse intenzionato a rilevare l’attività postale all’interno della sua attività. La ditta è stata identificata nella Grossi Pavimenti Sagl di René Grossi". Quest’ultima dal primo marzo garantirà quindi il servizio postale, che verrà poi portato avanti in abbinamento al futuro negozio negli spazi lasciati liberi dal negozio Simpatia e che saranno ristrutturati (il progetto andrà presto all’albo comunale).
Rispondendo a un’interpellanza interpartitica (primi firmatari Joëlle Matasci e Davide Gianettoni di Alternativa per Gordola), il Municipio ha altresì confermato che approfondirà alcune possibili soluzioni per sfruttare al meglio il nuovo impianto fotovoltaico previsto al Centro scolastico al Burio, oggetto di un risanamento globale. L’impianto avrà una potenza pari a 120 kWp con una produzione annua stimata di ca. 128’000 kWh/anno; di questi, il 40 per cento dovrebbe venir utilizzato in autoconsumo, il restante 60 messo in rete (e retribuito). A tal proposito, gli interpellanti chiedevano se fosse possibile "estendere l’autoconsumo agli altri stabili comunali (in particolare la contigua casa anziani Solarium, ndr) o, volendo, condividere il consumo con i privati cittadini". L’Esecutivo ha risposto che darà priorità a questa prima opzione – in sostanza un Rcp, Raggruppamento ai fini del Consumo Proprio –, analizzando la situazione in dettaglio durante il progetto esecutivo.