Valle Verzasca

‘Per sopravvivere ed evolvere è fondamentale investire’

Contributo per il campeggio di Brione, dopo le schermaglie in Consiglio comunale parla il sindaco Bordoli: ‘Progetto essenziale. E pensiamo all’indotto’

La zona del futuro campeggio
(Google Maps)
19 gennaio 2023
|

Più territorio, più realtà rappresentate, più spazio alle opinioni. In qualità di sindaco di Verzasca, l’ex sindaco di Vogorno, Ivo Bordoli, se n’è accorto anche nell’ambito della richiesta di credito di 300mila franchi (poi concesso a maggioranza) quale contributo comunale alla realizzazione del campeggio a Brione Verzasca, fra i "progetti faro" del Masterplan Valle Verzasca. L’opposizione, rappresentata da Verzasca 2020 e Acquaverde, in Consiglio comunale ha fatto il suo lavoro, invitando a riflettere non tanto sull’opportunità di creare l’insediamento turistico, riconosciuto come necessario, quanto sulla sostenibilità dell’impegno comunale, che andrà oltre i 300mila franchi votati lunedì scorso, visto che altri 700mila circa sono previsti – e inderogabili – per l’urbanizzazione della zona interessata.

‘Investire o chiudere la Valle’

«Il discorso per me non è complicato: una valle come la nostra, per sopravvivere e sperare di evolversi, non può limitarsi alla normale amministrazione. Deve anche investire – considera il sindaco, raggiunto dalla "Regione" –. L’alternativa è mettere un portone all’entrata della Valle con su scritto "chiusa"». La strada del campeggio è battuta in prima istanza dal Patriziato di Brione, che ne è il promotore, e le prospettive di gestione sembrano buone sia per l’oggettivo mercato del settore nel Locarnese, tra le regioni svizzere più attrattive in materia di campeggi, sia per le qualifiche di chi si occuperà di farlo funzionare, ovverosia il Tcs.

È vero però che l’investimento complessivo, calcolato attorno ai 3 milioni, è tale da dover mettere tutte le carte in tavola, guardarsi in faccia e stabilire se il rischio – sempre che si tratti di questo – sia calcolato. Ma è uno "step", questo, che secondo Bordoli è già ampiamente superato: «Che una struttura come quella prevista possa funzionare non c’è alcun dubbio, perché la richiesta è effettiva. Con l’affitto che verrà corrisposto, il campeggio si autofinanzierà e costituirà un’entrata molto interessante per il Patriziato».

‘Dare un segnale verso l’esterno’

E poi, riguardo all’intervento finanziario del Comune: «Nostro compito è seguire le indicazioni del Masterplan, che sul camping ha sempre puntato molto, ma anche dare un segnale verso l’esterno, affinché altri partner di vario livello, soprattutto extra-regionale, confermino il loro appoggio proprio sulla base del fatto che dietro non c’è soltanto un Patriziato, ma anche un Comune. Ricordo che l’aggregazione ci ha consegnato in dote 2 milioni di franchi: 300mila vanno al campeggio (e riguardo agli ulteriori 700mila per la necessaria infrastrutturazione, va ricordato che vi saranno i cospicui contributi cantonali agli investimenti e di costruzione); gli altri, in buona parte, al negozio attualmente allo stadio del credito di progettazione; poi è ancora aperto il discorso della colonia di Sonogno, che è nostra intenzione acquisire in relazione al centro polisportivo, altro elemento di crescita fondamentale per la Verzasca».

Insomma, prosegue il sindaco, «di fronte a tutto questo, alla necessità di rimboccarsi le maniche per dar seguito a progetti vitali per la nostra realtà periferica, c’è chi parla di un Comune scialacquatore e incapace di gestire le spese. Non è piacevole innanzitutto perché non è affatto vero. Aggiungo, per la questione campeggio, un elemento essenziale, e cioè che la struttura avrà un indotto importante sia come posti di lavoro, quindi nuove persone residenti e che pagano le imposte, sia per le piccole aziende artigianali locali e i contadini di montagna, con i loro prodotti. Proprio della necessità di creare indotto economico legato agli investimenti parla chiaramente il Masterplan».

‘Progetti capaci di alimentarne altri’

Che quello del campeggio rientri nei "progetti faro" del Masterplan lo sottolinea il suo coodinatore, Alessandro Speziali: «Parliamo di quei progetti prioritari, centrali e che a loro volta sono capaci di catalizzare e alimentarne di altri. Infatti, ad esempio, Coop è attirata dalla Verzasca e vi realizzerà il nuovo negozio, proprio perché c’è la massa critica determinata anche dalla presenza del campeggio. Quanto a quest’ultimo, porterà posti di lavoro, indotto alle aziende locali e anche un turismo non mordi e fuggi, ma sostenibile, che si ferma e pernotta sul territorio. Fra gli obiettivi c’è inoltre quello di destagionalizzare, di tenere quindi aperto ben oltre la sola tarda primavera e l’estate». Più in generale, aggiunge Speziali, «i finanziatori a livello regionale, cantonale e federale guardano molto all’impegno locale: se la Verzasca ci crede, arriverà man forte anche da loro. Sempre più, nella logica di finanziamento, si chiede questo alla comunità locale».

Speziali sottolinea poi che «il progetto non è assolutamente una scommessa astratta; già oggi, in valle, contiamo un sacco di campeggiatori. Realizzare un camping – che tra parte tradizionale e parte "glamping" sarà dotato di una cinquantina di posti – porterà semmai ordine nell’afflusso e nella permanenza dei numero ospiti che ci sono già». Infine, sulla questione prettamente finanziaria: «Il tetto massimo per la realizzazione si aggira sui 3,5 milioni di franchi; sapendo comunque che il Cantone ci aveva fatto una promessa di sostegno in ragione del 65%, proprio perché in questo progetto credono tutti».