Praticamente concluso lo stabile di reddito: a disposizione, dal 2023, 6 appartamenti (di cui 5 già affittati). Renzo Merlini: ‘Orgoglio per la svolta’
A suo tempo, quando si trattava di decidere se procedere o meno, si era parlato di "investimento per la sopravvivenza del Patriziato". Oggi, a una manciata di anni di distanza, la casa patriziale "agli Orti" di Minusio è una realtà. Lo stabile, costato complessivamente circa 2,2 milioni di franchi, è praticamente pronto. Cinque dei 6 appartamenti di cui dispone (tre 3,5 locali, due 2,5 e un 2 locali) sono virtualmente già occupati, anche se i primi inquilini si stabiliranno solo a inizio 2023.
Renzo Merlini, presidente del Patriziato che proprio l’anno prossimo compirà il 10° anniversario dall’entrata in carica, ha di che rallegrarsi: «Siamo, come si suol dire, a tetto. Mancano solo le finiture, che saranno ultimate entro fine mese. Con la Casa patriziale concretizziamo un progetto necessario per evitare di continuare a erodere il capitale patriziale, come accade da qualche anno a questa parte non avendo in pratica alcun introito importante. Investendo nel mattone, ma stando attentissimi alla questione finanziaria, abbiamo per così dire dato una svolta. Il risultato finale ci rende orgogliosi e ci rilancia, in prospettiva, anche a livello economico».
Se il capitolo costi è stato attentamente monitorato, grande merito va dato allo Studio Bardelli Architetti associati, sottolinea Merlini. «Questo è naturalmente un aspetto di primaria importanza. Secondo l’ultimo resoconto, siamo praticamente in pari con il preventivo». Poi, dal conteggio delle spese si potrà progressivamente passare a quello degli introiti: «In realtà di una Casa patriziale si parlava già negli anni 50 – ricorda Merlini –. Ci sono ancora in giro i progetti, che probabilmente appenderemo all’interno della Casa agli Orti. L’interesse suscitato adesso nella popolazione dopo l’annuncio degli appartamenti in affitto è stato notevolissimo: le richieste sono state molte e non ci sono insomma state difficoltà a trovare gli inquilini, anche perché gli affitti sono in linea con il mercato. Dell’amministrazione si occuperà una società immobiliare».
Un momento ufficiale di presentazione di Casa agli Orti è previsto il 14 gennaio, a partire dalle 10.30; la prima parte dell’incontro si terrà in sala patriziale (nella parte nord dell’edificio della chiesa parrocchiale), poi ci si sposterà in loco, dove verrà organizzata una visita guidata degli spazi.
Nell’imminenza del 10° anno di presidenza, Renzo Merlini guarda a quanto seminato e raccolto in questi due lustri: «Il bilancio è positivo: oltre alla Casa agli Orti che è un po’ il nostro fiore all’occhiello, c’è stato il restauro della sala patriziale effettuato nel 2016. Inoltre, vi sono i vari lavori sulla montagna, con i comproprietari dei Patriziati di Brione e Mergoscia, come il rifacimento e messa a norma dell’impianto fognario dello Stallone, dell’acquedotto che dalle sorgenti porta l’acqua allo Stallone e alla Capanna Cardada, il risanamento delle Fontane Veroniche e di uno stabile che servirà da deposito. Lavori svolti in sinergia con la costruzione del laghetto multifunzionale che abbellirà l’Alpe Cardada, coordinati dall’ingegner Gabriele Carraro a cui esprimiamo un ringraziamento particolare».
Senza dimenticare, infine, un altro elemento importante, nell’impalcatura patriziale: la sistemazione del comparto Vela Giovane lungo via alla Riva. Il terreno viene utilizzato dal sodalizio sportivo, che mercoledì prossimo, 30 novembre, in occasione dell’assemblea del Patriziato, presenterà un progetto di sistemazione e gestione della superficie il quale dovrà essere valutato dai membri patrizi.